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LAVORO-Donne: anche i "buoni servizio" possono favorirlo

13/02/2012 11502 lettori
5 minuti
Stimolare una crescente occupazione delle donne permetterebbe di dare impulso allo sviluppo economico del Paese, favorire la crescita del Pil e garantire maggiore equità sociale. Da una recente indagine della Banca d'Italia è, infatti, emerso che se l'Italia raggiungesse il 60% dell'occupazione femminile, il Pil crescerebbe del 7% e i segnali che arrivano dall'agenda politica vanno nella stessa direzione. Il Ministero per lo Sviluppo economico ha proposto di aumentare gli importi deducibili per le aziende che assumono giovani e donne ed è stato istituito dal Ministero del Lavoro il "Fondo per il finanziamento di interventi a favore dell'incremento in termini quantitativi e qualitativi dell'occupazione femminile e giovanile".
Questi impulsi positivi si scontrano però con una realtà estremamente difficile per le donne, che denunciano grandi difficoltà nel continuare a lavorare soprattutto dopo la nascita dei figli: una recente ricerca Isfol mette in luce come il 40,8% delle italiane dichiari di aver abbandonato il lavoro dopo la nascita del primogenito, mentre il 5,6% ammette di aver rinunciato alla propria vita professionale per dedicarsi alla famiglia o alla cura di parenti non autosufficienti.
Per fare in modo che il numero di donne impiegate lavoratrici cresca realmente è necessario investire in politiche di work-life balance, indispensabili per conciliare ufficio e cure familiari. Ciò è dimostrato da due recenti indagini promosse da Edenred: la prima, realizzata dall'Istituto Astra Ricerche, che ha ascoltato i desideri dei lavoratori in tema di welfare.
La seconda, "I buoni servizio nelle politiche sociali di alcuni paesi europei. Possibili applicazioni in Italia", realizzata dall'Università di Genova in collaborazione con la London School of Economics, ha analizzato le best practices europee maggiormente all'avanguardia in fatto di politiche sociali attraverso l'impiego di Buoni Servizio -defiscalizzati e finalizzati alle spese per servizi di cura - strumenti che coniugano efficienza, flessibilità e convenienza fiscale. La ricerca prende il via dalle esperienze concrete di Regno Unito, Francia e Belgio, evidenziandone l'efficacia. Ciò risulta vero in particolare nel caso dei Childcare Vouchers inglesi, strumento introdotto nell'ambito di progetti volti ad aumentare la qualità, l'accessibilità dei servizi di assistenza ai bambini e migliorare la conciliazione. Con risultati decisamente positivi: ben il 69% dei dipendenti che hanno potuto usufruire dei programmi di assistenza ai bambini, inclusi i buoni servizio, sono donne. Inoltre, quasi un terzo dei datori di lavoro hanno rilevato un effetto positivo sulla produttività dei propri lavoratori, dovuto ai benefici che queste politiche di conciliazione hanno sull'equilibrio tra vita privata e professionale.
"Il tasso di occupazione femminile in Italia è inferiore di 12 punti percentuali rispetto ai vicini Paesi europei, basti pensare che 1 donna su 3 non lavora per esigenze familiari come la cura dei figli o di parenti anziani. I Buoni Servizio possono essere - ha spiegato Graziella Gavezotti, presidente e amministratore delegato di Edenred Italia - uno strumento utile all'Italia per contribuire alla costruzione di quel welfare secondario che sempre più appare indispensabile per sostenere le famiglie e le persone in questo difficile contesto economico. Come donna e come manager credo che solo la crescita possa salvare il nostro paese e che proprio dall'occupazione femminile venga il contributo decisivo. Inoltre, se in tempi normali finalizzare le risorse pubbliche agli usi prefissati è importante, in tempi di emergenza come questi tale finalizzazione di risorse scarse è una priorità assoluta. Solo mettendo a fattore comune le risorse pubbliche e quelle private l'Italia potrà strutturare un sistema di welfare innovativo, per sostenere in modo più efficace le famiglie e gli individui nel sempre più complesso mondo globalizzato".
Come dimostrato dalle esperienze oltre confine lo strumento del Buono Servizio ha dimostrato ottimi risultati, che potrebbero essere applicati anche in Italia. Prima di tutto, destina le risorse verso bisogni fortemente richiesti dalla popolazione, servizi di assistenza alla persona, come la cura dei bambini e degli anziani. Al contempo permette alla lavoratrice, di avere libertà di scelta per quanto riguarda il fornitore, l'orario e la tipologia specifica di attività richiesta. E sono lavoratori e lavoratrici a gridare "a gran voce" un bisogno di tempo, per svolgere le incombenze e curarsi dei propri cari o, alternativamente, di servizi per l'assistenza a bambini e anziani durante l'impegno professionale. A emergere , infatti, un'enorme e crescente richiesta di servizi legati alla persona e al nucleo familiare (88,5%) e, allo stesso tempo, una profonda insoddisfazione (48,7%) di quanto attualmente offerto dalle aziende.
La mancanza di un'articolata ed efficace politica di conciliazione da parte delle imprese, apre interessanti spazi di sviluppo, anche in Italia, di soluzioni innovative già attive in numerosi paesi europei come i buoni servizio che possano rappresentare uno stimolo a frenare la fuoriuscita delle risorse femminili dal mondo del lavoro.
(Edenred, inventore di Ticket Restaurant® e leader mondiale dei servizi prepagati, progetta e sviluppa soluzioni che facilitano la vita dei dipendenti e migliorano l'efficacia delle organizzazioni).
Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

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La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.