IMPRESE-Credit crunch: dal baratto una soluzione alla crisi
Per combattere il credit crunch e l'impossibilità di ottenere liquidità grazie all'intervento degli isitituti di credito, le imprese cercano alternative. E' così che nascono i circuiti di compensazione multilaterale, ovvero circuiti in cui si adotta il baratto. In Italia, il primo esperimento è nato nella provincia di Brescia, si chiama BexB e risale addirittura al 2001. Da allora - come si legge in un articolo pubblicato dal Sole 24 Ore - sono stati intermediati 200 milioni di euro, di cui 72 solo nel 2011 con una media di 25 operazioni concluse al giorno. Si tratta di una grande macchina organizzativa, un network che conta 2200 imprese di 160 differenti settori con un fatturato aggregato di 21 miliardi di euro.
Il funzionamento è semplice: le imprese per aderire pagano un abbonamento annuale per aver accesso ad un mercato parallelo in cui gli scambi non prevedono un corrispettivo in denaro (si paga una commissione dal 2 al 50%). Chi vende non ha l'obbligo di accettare la merce dell'acquirente ma avrà il diritto di acquistare altri prodotti per lui utili dalle imprese aderenti.
Non vi sono rischi di insolvenze grazie alle partnership con società assicurative. Un baratto che supera il modello uno a uno e che permette realmente di far incontrare domanda e offerta grazie alla creazione alla messa in rete. Iniziative simili si moltiplicano. Da segnalare anche In cambio di, portale di imprese che interscambiano: di origine spagnola, è nato nel 2001 ma oggi è presente in altri venti Paesi e il suo scopo è quello di consentire la compravendita di beni e servizi senza l' utilizzo del denaro.In Italia si parla di circa 500 aziende iscritte, numero ancora piuttosto esiguo rispetto alle 50mila della Spagna. Attraverso questo sito le aziende e i freelance entrano in contatto e fanno affari scambiandosi prodotti e servizi. Il sito però non è utilizzabile da utenti privati.
Nell'ottobre del 2011, poi, è nata Cambiomerci che ha associato già 200 imprese e il successo stimolerà ulteriori nascite. Da segnalare anche Plaza Project, organizzazione che mette in relazione un network di aziende motivate a sviluppare l'interscambio commerciale attraverso forniture e approvvigionamenti all'interno del gruppo, cogliere opportunità di vendite incrementali e vantaggi nella gestione organica degli acquisti, utilizzare forme di pagamento non tradizionali per una parte del valore degli scambi effettuati.
Ma il "barter" (baratto) tende a conquistare ora anche i privati. Esistono già siti internet dedicati a questo come come Il Baratto ed E-Barty di Edizioni Master, ma in futuro si prevedono aperture di veri e propri network associativi sul modello aziendale già sperimentato con successo.