Questioni di senso e di valore ai confini della vita.
Il senso della vita (?) Chi sa in quanti, e si pensa subito a filosofi e teologi, ci si pone in pratica di fronte a un così arduo quesito. Nel vero ogni uno per concreti fini lo ipotizza: sia quando cerca, la risultanza dell’agire nella propria vita, sia in conformità a quali criteri lo decide e fino a che punto nella scelta tiene conto degli altri e della comunità. Mentre riflette sulla vicinanza del proprio modo di concepire il bene del mondo: al volontario che lavora sull’ambulanza, al politico che s’impegna a ridisegnare la vita sociale, all’imprenditore che investe i suoi soldi creando lavoro, o all’asceta che s’isola dalla società per cercare un contatto con Dio.
Basta considerare quanto spesso durante la navigazione sul web o alla registrazione di un nuovo software o di un servizio on-line siamo indotti con colori e animazioni, offerte e ringraziamenti ad avviare una relazione commerciale, a comprare prodotti "nuovi", senza leggere licenze d'uso e caratteristiche tecniche e così facendo fornendo dati su gusti ed attitudini alle aziende che li rivenderanno alle agenzie di marketing strategico che ci riempiranno la mailbox di tanta indesiderata pubblicità. Oppure ecco che navigando sul motore di ricerca compare l'avviso pubblicitario colorato e divertente per il viaggio che da tempo stai pianificando, grazie alla collezione di informazioni delle tue precedenti navigazioni realizzata dai «cookies».
Una situazione complessa e di difficile valutazione che definisce però i contorni di una società della sorveglianza che pare finalmente realizzare l'adagio che «l'informazione e' potere», almeno per chi la detiene. L'opinione pubblica comincia ad essere più attenta ai temi della privacy pian piano che l'ubiquità delle nuove tecnologie elettroniche si fa sempre più evidente nella vita di ognuno, tanto da richiedere misure adeguate per la difesa della riservatezza, e si moltiplicano i tentativi di stati e legislatori di tamponare tale emorragia di dignità e autonomia personale attraverso apposite leggi, volte soprattutto ad impedire, almeno a livello legale, l'uso improprio dei dati cosiddetti sensibili (opinioni, appartenenze politiche, religiose, stato di salute, etc). Qual è il significato della vita? Non so i computer sono inattivi.
La vita ha un senso se vuoi darglielo se no non ne ha. Sono quei discorsi in cui non si può generalizzare. Per qualcuno il senso della vita possono essere i piaceri spirituali, per altri i piaceri materiali, per altri ancora entrambi, oppure nessuno dei due... A prescindere dalla soggettività, quando ha senso una singola esistenza? Magari, essendo un po' retorici, si potrebbe dire che un esistenza di un uomo ha senso se almeno una volta durante la sua durata ha regalato un sorriso o comunque gioia ad un suo simile. Vedendo la mia esistenza al contrario con un ottica più ampia, oggettiva, e in un lasso di tempo enorme tendente all'infinito, beh...è ben poca cosa!