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Stupefacente SPIDER-MAN!

02/07/2012 11368 lettori
4 minuti
Il ragno è tornato, ma non il solito personaggio “amichevolmente” ricucito in tuta rosso-blu, sempre devoto all’autentico fumetto Marvel disegnato da Steve Ditko, uscito per la prima volta nel ’62 e in Italia “appropriato” nel ’70, quando Nicholas Hammond indossò per primo la “famigerata” calzamaglia, nella serie televisiva diretta da E. W. Swackhamer, diventata poi l’omonimo primo episodio di una nostalgica trilogia, conclusasi nel ’79 con l’epitaffio L’Uomo Ragno sfida il Drago e il tutto affidato alle serie animate che hanno coinvolto la prolifica Toei Animation, partecipe degli innumerevoli restyling del personaggio. Ma la più effimera rielaborazione cinematografica  di Spider-Man arriva dopo circa un ventennio, per mano di Sam Raimi, accollato alla Sony, debitore di quelle prodezze tecnologiche che hanno devoluto stile e fumetto saldi alla grafica tanto cara ai “fedelissimi” di Spidey: ansia adolescenziale, pasticci ormonali e solare filosofia, tutto affidato al giovane Tobey Maguire, che in cinque anni di uscite cronologicamente numerate (tre episodi, dal 2002 al 2007), ha regalato il Peter Parker più adorabile che il cinema abbia potuto elargire, complici le storie e i personaggi ricamati dal decennio Marvel più glamour (’70-‘80, per intenderci), con una schiera di “fedeli cattivissimi” annoverati nei nomi di Willem Dafoe (Goblin), Alfred Molina (DOC-OC) e Topher Grace (Venom), affiancati da Kirsten Dunst (Mary Jane) e James Franco (Harry Osborn, figlio di Norman/Goblin), inseparabili sino al terzo capitolo della saga. Oggi, il nostro diciassettenne Parker torna più accattivante che mai, nella atletica fisicità di un Andrew Garfield che ricalca fedelmente l’ironia e le prodezze ginniche di un ragno alle prese con problematiche molto sopra le righe, riappropriandosi di una biondissima Gwen Stacy (Emma Stone), compagna di Peter e assistente del ricercatore Curt Connors (Rhys Ifans, reduce dalla tragedia shackespeariana di Emmerich), antagonista del nostro eroe, nelle terrificanti spoglie di Uomo-Lucertola nel nome di Lizard. Marc Webb dirige un film egregiamente magistrale, abbandonando l’idea di un quarto episodio dato in eredità dal buon Raimi, per ricominciare tutto dal principio, con il sapore acre dei colori di quelle tavole disegnate nel sessanta, devoluto dalla fotografia di John Schwartzman, maniacale nei virtuosismi cromatici, umorali come lo stesso protagonista, impregnato nelle stressanti angosce che si divincolano come testi di un fumetto senza tempo che ritrova la sua originale dimensione, complice la nuova era firmata RED Epic Camera, figlia del 3D. Novanta giorni di riprese, dal 2010 ad oggi, per essere nuovamente pronti a cadere nella tela del più “problematico” adolescente della storia del fumetto americano... ringraziando Stan Lee per tanto estro in punta di matita... “dal vostro amichevole vicino di casa Spider-Man!”

Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.