Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

L'importanza della relazione

15/11/2012 14337 lettori
4 minuti

Il 11 luglio la International Data Corp. ha rilasciato gli ultimi dati ufficiali del primo semestre 2012. In particolare ADage oggi ci fa posare lo sguardo sul mercato assicurativo.

"Gli agenti di assicurazione sono "sociali networker" più naturali: investono in relazioni di lungo periodo con i clienti e affidano la crescita del proprio business al word of mouth da sempre" analizza Clara Shih

Nella relazione di IDC, fa notare Eileen Smith, Program Manager, Global Technology and Industry Research Organization at IDC, per esempio che le industrie focalizzate sul consumatore come quella della comunicazione, dei media e dei servizi ricreativi, stanno spendendo larga parte del budget previsto per l'IT sui social media in quanto per loro fare il passaggio verso un dialogo con il consumatore. Nello stesso tempo esistono degli "early adopters" in alcuni mercati verticali quali le assicurazioni e i servizi professionali. Infatti iniziano ad emergere usi interessanti nell'industria delle costruzioni dimostrano come anche nel mercato B2B le organizzazioni sfruttare i social media come potente strumento di collaborazione e condivisione di progetti, materiali e analisi sugli usi da farne.

In tutti i mercati verticali la ricerca ha scoperto che moderare la conversazione sui prodotti non sia una priorità. Mentre anche IDC conviene con il McKinsey Global Institute affermando che "queste compagnie non stanno sfruttando i vantaggi di comunicazioen derivante dai social media; li usano piuttosto come un metodo di comunicazione aprendosi al feedback o veicolando messaggi piuttosto che partecipare in comunicazione "collaborative".

Ma torniamo ai nostri "assicuratori". Nonostante il mercato delle assicuazione e dei servizi bancari sia fortemente regolato non sono poche le iniziative  su Facebook, LinkedIn e Twitter delle organizzazioni finanziare del Fortune 500 come State Farm, Allstate, Thrivent Financial and Northwestern Mutual.

"E' tutto relationships." Durante la prima ondata del social business ogni compagnia si è lanciata nella gata dei Like su facebook, ma ciò non generato un ritorno dell'investimento duraturo e tangibile. Oggi, molte di queste compagnie tornano ad investire sul "Rapporto" come chive per costruire un business di successo anche nell'era dei social media.

In cosa si traduce questo?

Nel fatto che bisogna costruire contenuti pertinenti e rilevanti, esclusivi ed esclusivamente pensati per i propri clienti e, al tempo stesso, dare più potere ai propri dipendenti nel poter rappresentare l'azienda parlando sui social media: potranno parlare del mercato, distribuire consigli su come operare o meno, parlare dell'azienda o di loro stessi. Sono degli ottimi influencer, che curano relazioni personali molto importanti e ai quali si crede ancora troppo poco.c

Luca Oliverio
Luca Oliverio

Luca Oliverio è il founder e editor in chief di comunitazione.it, community online nata nel 2002 con l'obiettivo di condividere il sapere e la conoscenza sui temi della strategia di marketing e di comunicazione.

Partner e Head of digital della Cernuto Pizzigoni & Partner.

Studia l'evoluzione sociale dei media e l'evoluzione mediale della società.