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Project Work Web Usability (2)

31/05/2004 9229 lettori
5 minuti

1.1               Che cos’è l’usabilità dei siti web

L’usabilità è il grado in cui un prodotto può essere usato da particolari utenti per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in uno specifico contesto d’uso”.·

La normativa ISO 9241 è del 1993 e si riferisce ai prodotti informatici in genere. Tuttavia l’usabilità è un concetto molto precedente ed esteso: nasce negli anni 60 nell’ambito dell’ergonomia in relazione a qualunque interazione uomo-artefatto.In seguito trova maggior fortuna proprio per i prodotti a base informatica nel settore dell’ergonomia cognitiva,che studia il modo in cui un utente si costruisce un modello mentale del prodotto che sta usando,creandosi perciò determinate aspettative sul suo funzionamento.Compito degli studi di usabilità è fare in modo che il modello mentale di chi ha progettato il software corrisponda il più possibile al modello mentale del funzionamento del software così come se lo costruisce l’utente finale (user model).

L’usabilità nasce, dunque, soprattutto come ausilio alla progettazione e si applica in particolare alle interfacce,perché è con esse che l’utente finale si relaziona.Ad ogni sua azione l’interfaccia proporrà un risultato,un cambiamento di stato;inoltre va sottolineato che l’usabilità ha senso solo in presenza di un utente e di una relazione d’uso, non esiste nel prodotto in sé.Le tecniche di usabilità tentano di porre al centro dell’attenzione progettuale proprio l’utente;in realtà sembra ovvio che il prodotto, siccome deve essere usato da un utente, venga progettato per lui, ma non è così!! Infatti, fino agli anni 70 il computer non era un prodotto di massa, i principali utilizzatori dei prodotti software finivano per essere gli stessi progettisti o persone esperte con una formazione simile ai progettisti,di conseguenza l’usabilità era un problema assente. Tale problema è emerso,invece, negli anni 80 con la diffusione delle tecnologie informatiche a livello di ufficio e di famiglia,ma è definitivamente esploso negli anni 90 con la diffusione del personal computer.Improvvisamente gli utenti finali del software non erano più i progettisti, ma “chiunque” non esperto di informatica, da qui l’interesse dei progettisti sull’utente finale.

Con l’avvento di Internet e la proliferazione dei siti web, il problema dell’usabilità sta iniziando a spostarsi sul nuovo dominio,dove naturalmente dovrà tener conto delle caratteristiche dell’interazione, in qualche caso anche molto diverse da quelle tipiche del software: se un software viene normalmente usato dopo l’acquisto, un sito web, invece, prima viene usato e solo se l’uso risulta soddisfacente può dar vita a una transazione ed eventualmente a un guadagno.

Ne consegue che, se entro certi limiti l’usabilità nei software è un problema che incide relativamente sui guadagni, nei siti web è determinante, perché è condizione preliminare al realizzarsi stesso del guadagno.

Così i problemi da porsi, nella realizzazione di un sito web,sono: a cosa serve? Chi lo userà e cosa si aspetterà?  Gli esperti di usabilità interagiscono, quindi, con la progettazione di un sito in ogni fase della realizzazione:dalla definizione degli obiettivi alla costruzione dei contenuti,per andare in definitiva a incidere sull’interfaccia finale.

La natura del web pone,però,un problema nuovo all’usabilità, assente nel campo del software:poiché l’interfaccia di un sito ha,anche, compiti di comunicazione della brand identity,e più in generale di immagine, l’usabilità,oltre che con le funzionalità di un sito, deve fare anche i conti con il design, inteso appunto nel senso di veicolo d’immagine.Il rapporto appare tutt’altro che semplice, perché si tratta di conciliare due logiche di lavoro opposte: orientata a una pragmatica standardizzazione che salvaguardi la funzionalità ,quella dei guru dell’usabilità estrema e tutta concentrata al valore dell’innovazione come attributo di un design seducente anche a rischio di perdere in usabilità ,quella di un art director e web designer.

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· 1 Norma ISO 9241

Tamara D'Aniello
Tamara D'Aniello

Dal 2008 professoressa di filosofia presso l'Istituto d'arte " Faccio" di Castellamonte (To)
Dal 2005 al 2007 Prof.ssa di filosofia e storia presso il liceo privato "Ist. De Nicola" sito in Portici (Na)e Tutor Universitario presso l'Ist. Verdi sito al Centro Direzionale (Na).
Laurea in Filosofia presso l'Univ. Federico II° di Napoli in Filosofia Morale con tema: "Fenomenologia dell'esistenza interiore tra linguaggio e silenzio in Romano Guardini"
Master di 2 anni in "Comunicazione Aziendale" presso il dipartimento della Comunicazione dell'Università di S. Marino. Attestato di frequanza al Seminario di "Semiotica del visivo" presso il Centro Internazionale di Studi Semiotici e Cognitivi" di S. Marino
Stage presso l'agenzia di pubblicità Ninosalemme&saget comunicazione di Napoli