Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

In preparazione il remake di Nosferatu, il capolavoro di F.W. Murnau

08/09/2015 16196 lettori
4 minuti

Grande attesa per uno dei remake più lungimiranti della storia del cinema e stiamo parlando della riedizione di un classico che ha definito il cinema espressionista tedesco per mano di un regista che manipolò la storia originale del vampiro firmato da Bram Stoker, in una versione che non piacque affatto ai famigliari dello scrittore che gli fecero causa per i diritti d'autore sulle reali vicende affidate al conte Dracula. Gli sforzi vani di Fredrick W. Murnau si dissolsero come alla luce del sole, perdendo la causa in tribunale ma riuscendo a salvare una copia della sua “creatura”, diventata uno dei capisaldi della cinematografia dedicata al culto del vampiro, conte o non conte che sia. La meritata gloria di un classico si cela dietro il mito incarnato dal suo stesso protagonista, ovvero un mefistofelico Max Schreck che incarnò alla perfezione il vampiresco conte Orlok, tanto da essere sospettato di possedere realmente una natura demoniaca celata dietro i canini del perseguitato vampiro. Una maledizione che sembra venir tramandata dallo stesso regista, morto nel 1931 e vittima di una macabra decapitazione della stessa salma, per scongiurare proseliti troppo malevoli. Nulla potrà nuocere a quel film (Nosferatu il vampiro) che è riuscito ad innalzare quei valori simbolisti e metaforici ad opera di un regista che ha saputo rappresentare per primo le spoglie cinematografiche del celebre conte delle tenebre.

Un revival, da Klaus Kinski a Willem Dafoe

Se innumerevoli sono state le reinterpretazioni dedicate alla matrice originale del romanzo di Stoker, iniziando dal celeberrimo Dracula filmico diretto nel 1931da Tod Browning e interpretato da un indimenticabile Bela Blasko Lugosi, sono più rare (ma non meno importanti) le trasposizioni del “non morto” di Murnau. La prima riedizione risale al 1978, per opera di Werner Herzog e con Klaus Kinski ad interpretare l'omonimo Nosferatu il principe della notte, seguito da un tiepido Nosferatu a Venezia con Augusto Caminito a richiamare un Kinski ormai privo di quella patina originale. Meno eclatante la versione firmata da E. Elias Merhige, una satirica visione del rapporto simbiotico tra Murnau e Schreck, interpretati rispettivamente da John Malkovich e Willem Dafoe. Le aspettative sono oggi riposte in Robert Eggers, già collaudato regista horror con The Witch, per scoprire le sorti di un personaggio che ha, pur sempre, definito un genere.

 

Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.