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Creatività e nuovi scenari social e culturali.

16/09/2015 12341 lettori
4 minuti

La creatività umana è la prima risorsa donataci dalla natura: «rimuovere la repressione istituzionale che la opprime, è l'immane compito cui ci invita l'etica cattolica». Sono in tanti in Italia i giovani che hanno il pallino, il chiodo fisso di fare impresa, ma poi solamente una piccola parte di questi riesce concretamente a realizzare i propri progetti e a dare sfogo alla propria «vocazione imprenditoriale». L’ispirazione non sempre è fervente, vuoi per inefficacia data la limitata esperienza, vuoi per l’approssimata metodologia di valutazione delle azioni da porre in essere. L’ansia è un sentimento normale e, « a dosi sostenibili, persino utile e capaci di adattamento ma oggi forse se ne deve tollerare troppa, troppo a lungo e su troppi fronti simultaneamente». I modi e i presupposti che possono offrire l’opportunità di dare loro un aiuto prezioso possono avvalersi dell‘utilizzo di strumenti adeguati anche se non obbligatori per legge.

Espedienti che permettono la programmazione ed il controllo di gestione dell’azienda, da effettuarsi mediante l’analisi degli scostamenti tra quanto programmato e quanto realizzato in termini economici. Sono documenti di previsione aziendale che riassumono gli obiettivi nel breve periodo in termini economici. Non è obbligatorio. Tuttavia se ne consiglia sempre la redazione al fine di poter pianificare le attività aziendali e poter meglio eseguire il controllo della gestione. All’uopo opportuno pare un ripasso del concetto di economia ivi comprese espressioni, metodologie e nozioni necessarie.

Economia scienza che studia i comportamenti concernenti, la ricchezza e la loro integrazione in un sistema. La metodologia economica. L’espressione «metodologica economica» viene usata in un duplice senso. Da un lato, essa viene presa a indicare, in modo riduttivo, l’insieme delle tecniche e degli strumenti di analisi impiegati dall’economista. Dall’altro, più propriamente, essa denota un’indagine sulle procedure e sulle norme di condotte che lo studioso di economia deve seguire per raggiungere lo scopo della propria ricerca. In questa seconda accezione, ormai dominante, «metodologia economica» diviene sinonimo di epistemologia[1] economica, cioè di filosofia della scienza applicata all’economia. (…)

Economia aziendale scienza che studia le condizioni di esistenza e le manifestazioni di vita delle aziende, ossia scienza dell’amministrazione economica. La prima opera che indicava le nozioni necessarie a ogni mercante, le scritture che lo stesso doveva tenere e le regole per compilarle e per conservarle fu il Tractatus xi particularis de computis et scripturix. Facente parte dell’opera di Luca Pacioli Summa de aritmetica, geometria, proporzioni et proporzionalità, stampato a Venezia nel 1493; essa esponeva il metodo della partita doppia (noto a quei tempi anche come metodo veneziano). … Economica (dal greco oikonomia, governo della casa) termine che indicò, nella tradizione classica e sino al secolo diciottesimo, l’insieme di norme e di principi concernenti la buona conduzione della vita familiare e alla retta gestione della casa in quanto unità di produzione e di consumo, contrapposta alla sfera del commercio e dello scambio (crematistica).

Aristotele, economia e crematistica. Economia significa per Aristotele amministrazione della casa. Il capofamiglia ha il dovere di governare bene la casa, produrre risorse, ricchezza (cremata). Quando la crematistica si pratica sotto il governo dell’economia, è buona; quando si rende autonoma e fa della ricchezza, il proprio fine degenera. Alla crematistica spetta la produzione dei beni, all’economia il loro uso. La crematistica è parte dell’economia, deve essere subordinata ad essa. …

 

Fonti: l’Universale in collaborazione con le garzantine.

           www.professionisti.it/enciclopedia

Foto:  http://goo.gl/nqhlLm

 


[1] …R. Roti… da Cartesio in poi, incentrato sul problema della fondazione della conoscenza certa: problema che per altro si è identificato in molti casi con quello di una fondazione filosofica delle scienze.

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.