Novembre al Cinema: le uscite più calde di fine stagione

Il tempo scorre inesorabile per tutti, anche per un cinema che si presta sempre a dover tener testa a quelle scadenze che non devono deludere pubblico e critica. Soprattutto per un cinema italiano che sembra aver trovato una propria dimensione autorevole, confermando quella qualità che sembra parlare sempre più al femminile, visto i successi confermati da una Valeria Golino che stringe fiera quella Coppa Volpi attribuitale Per amor vostro, proprio dal titolo stesso dell'opera di Giuseppe M. Gaudino, in concorso a Venezia. A pari merito con un tema sempre più “di moda” come la diversità sessuale, in quell'amore saffico che può risanare i difetti di una società che cerca di correre ai ripari da una moralità dai toni aspri e sempre più accesi. Il compito di stabilire questo compromesso è toccato a Maria Sole Tognazzi, confezionando un “dialogo a due” che con Io e Lei può parlare anche al maschile, merito di Margherita Buy e Sabrina Ferilli, rafforzate da quella esperienza che diventa essere a proprio agio in qualsiasi ruolo si voglia. Niente può spaventare, nemmeno l'imponenza dei grossi titoli di fine stagione, iniziando dall'ultimo capitolo della saga culto di Suzanne Collins, quel Mockingjay – Part II (in uscita il 19 novembre) diventato il canto del cigno di Philip Seymour Hoffman, venuto a a mancare il 2 febbraio 2014, a pochi mesi dalla fine delle riprese. Rimane senza dubbio la consacrazione di una agguerrita Jennifer Lawrence, rivelatasi proprio con la dicotomia di questa saga che vuole metterla sul trono di una sovranità tutta inglese, quella di un James Bond sempre in splendida forma, oggi al 24esimo film della serie con Spectre (prequel diretto da Sam Mendes), in una missione che trasporta il nostro Daniel Craig tra le vie di una città eterna in Roma, al fianco di una Bond girl del calibro di Monica Bellucci, in uscita dal 5 novembre.

Torna il volo magico di Pan...

L'attesa più spettacolare della stagione rimane senza dubbio il prequel più ambizioso diretto da Joe Wright, artefice di quelle origini rimesse dal regista, abile nel dare nuova linfa al romanzo di J.M. Barrie, affrontando un ritrovato Pan – Viaggio sull'Isola che non c'è. Ad interpretare il celebre fanciullo orfano tocca a Levi Miller, affiancato da un Hugh Jackman inedito che si destreggia nel ruolo roboante di Barbanera, quasi a voler risollevare quella controversia nata ai danni di Uncino, oggi un giovane Garrett Hedlund amico di Peter. Rimangono le presenze femminili di Amanda Seyfried nel ruolo di Mary (la madre di Peter) e Rooney Mara, una agguerrita Giglio Tigrato che poco somiglia alle grazie di una indimenticabile Campanellino. Vedremo.