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Competenze di leadership

23/01/2016 12091 lettori
5 minuti

In un ambito ristretto quale quello potuto frequentare, si è sempre sostenuto la necessità di un buon criterio di gestione. Si è sempre, con una manifesta ostinazione, discusso sul principio ritenendolo al quanto carente. Francamente e con rincrescimento che scopriamo la desolazione del cantiere sul lungolago di Como. Avremmo voluto essere aruspice dell’amministrazione in quanto paladini dell’uso appropriato del Budget: tutt’altro che divinatorio. Si consideri la struttura essenziale del budget (previsioni) che ricalca lo schema del bilancio di esercizio (risultati), e che non potrebbe essere altrimenti, giacché devono poter essere confrontati.

Una differenza fondamentale tra budget e bilancio è nel fatto che nel budget entrano in gioco anche le quantità (oltre ai valori monetari), sia nella stima dei ricavi, che nei costi delle risorse necessarie alla produzione e ai servizi. Ciò premesso si va a ripercorrere, in una breve sintesi, il criterio di gestione: tale è un processo continuo, in cui si definiscono obiettivi, si eseguono azioni, si controllano i risultati, si formulano nuove azioni o nuovi obiettivi, e così via di seguito. Un mezzo utilizzato per compiere quest’operazione complessa di programmazione, rilevazione dei risultati e adozione dei correttivi è il bilancio preventivo, detto budget. Il bilancio preventivo, o più brevemente, il preventivo è un insieme di documenti in cui sono quantificati, anche in Euro, gli obiettivi da raggiungere e si rendono comprensibile le azioni da fare per raggiungere questi obiettivi.

Un originalissimo metodo equilibrato, che unisce l’irrazionale al reale, lascia immaginare la conoscenza di talune iniziative attinente le manifestazioni socio culturali della zona. Giustappunto ne riprendiamo degli stralci da metterli in relazione. «Come ex amministratore e come persona appassionata alle sorti di questa città, mi sento sfibrato da un’attesa che non sta conducendo a nessuna parte. Dal mio punto di vista le forze politiche che hanno governato negli ultimi anni avrebbero potuto trovare uno scatto di reni prendendo atto delle difficoltà avute nel corso degli anni e pensando ad un progetto di sviluppo futuro. Nonostante lo abbia sollecitato, non ho visto da parte dei protagonisti della scorsa amministrazione questa volontà di creare qualcosa di diverso rispetto alla gestione degli ultimi anni. Nella maggioranza c’era qualche problema dettato probabilmente da personalismo. Non si è parlato di un programma essenziale. Ora bisogna guardare al futuro della città con una visione differente. Sono convinto che oggi sia necessario ringraziare chi si è occupato di questa città negli ultimi vent’anni, ma bisogna rendersi conto che ora Fasano ha bisogno di nuove  idee».     

«La convinzione che i leader non sono solo corrotti o insensati, ma sono maldestri. È necessario poter agire per essere in grado di fare le cose. La politica è necessaria per la capacità di decidere quali cose devono essere fatte. Il punto è che la congiunzione tra potere e politica nelle mani dello stato nazione è finita. Il potere è diventato globale, ma le politiche sono locali come prima. La gente non crede più nel sistema democratico, perché non soddisfa le promesse. È quello che sta diventando chiaro, per esempio, con la crisi della migrazione. Il fenomeno è globale, ma agiscono in termini parrocchiani. Le istituzioni democratiche non sono state progettate per gestire situazioni di interdipendenza. La crisi della democrazia contemporanea è una crisi delle istituzioni democratiche».

«Competenze di leadership sono quella sommatoria di singole abilità che permettono agli individui di gestire un gruppo rivolto all'esecuzione di un compito, in modo da giungere al traguardo richiesto con soddisfazione dei membri. Competenze di gestione dei conflitti sono quella sommatoria di singole abilità che permettono di affrontare, gestire e risolvere un conflitto interpersonale come ad esempio il distinguere le proprie/altrui emozioni, il nominare le proprie/altrui emozioni, il gestire le emozioni attraverso l'autocontrollo e l'espressione verbale diretta delle stesse, l'identificare il terreno comune per creare tutte le soluzioni possibili, l'accettare le differenze, il riconoscere il valore degli altri, il valutare e scegliere di comune accordo cioè negoziare, il definire di modalità concrete di attuazione delle soluzioni prospettate. Competenze di soluzione dei problemi sono quella sommatoria di singole abilità che permettono di definire il problema, favorire la generazione di idee e la scelta dell'idea più efficace, criticare le idee e non le persone, essere consapevole degli errori, effettuare correzioni appropriate al livello dei discenti, sviluppare tecniche di autocorrezione, usare aiuti per la correzione tra pari, raggiungere un accordo».  

 

Foto: http://goo.gl/CUy44c

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.