La vivacità di una economia.
In azienda c’è ancora chi è convinto che sia necessario tenere un comportamento autoritario, quello del «si fa così e basta», sebbene uno stile di leadership più aperto si riveli di gran lunga la soluzione migliore per la gestione di un’azienda di successo. Anche se lo stile autoritario è in alcuni casi utile per uscire da situazioni di emergenza nelle quali ci si deve muovere molto velocemente o si devono dare delle energiche sterzate al sistema. Le persone seguono i capi per l’esempio che danno, per quello che dicono e fanno. E’ fondamentale essere presenti e attenti alla situazione attuale ma sempre orientati al futuro. I capi devono guidare le attività in azienda, curarsi di un continuo miglioramento dei processi, della qualità, dello sviluppo dei progetti futuri e soprattutto del mettere nelle migliori condizioni ambientali ed emotive i propri collaboratori. Devono assumersi la responsabilità di tutti gli errori e riconoscere costantemente i meriti dell’operato altrui. Spunti tratti da: Lezioni di Leadership (Robin Sharma).
Solo regole snelle possono dare slancio al territorio. «In questi anni di profonda riconfigurazione dell'apparato produttivo sono andati delineandosi due percorsi evolutivi. Il primo, con processi di genesi dal basso, ha portato all'affermarsi della logica delle reti di impresa. Il secondo, quello del capitalismo delle reti, ha la sua origine nei processi di privatizzazione e parziale liberalizzazione contestuali alla dismissione della partecipazione pubblica diretta al ciclo produttivo. Oggi siamo di fronte a un'ulteriore evoluzione del nostro modello produttivo: quella che pone al centro delle strategie aziendali la creazione della ragnatela del valore. Il che significa che queste imprese hanno investito ingenti risorse in questo senso: saperi che permettono di condividere significati, codici formali e standard, marchi e certificazioni; risorse connettive quali sistemi di gestione, logistica, sistemi tecnologici, reti commerciali, reti finanziarie. Un insieme di dispositivi che, a ben vedere, si strutturano a partire da un'attenta analisi dell'utente-cliente, e che ha nel rapporto con il capitalismo delle reti un ambito di relazioni fondamentale». A seguire un casuale resoconto esemplificativo di vitalità e crescita costante.
A marzo 2016 nel registro di commercio si sono registrate ancora più aziende del mese di febbraio del 2016
Nuove registrazioni nel registro della camera di commercio nel 1° trimestre del 2016: crescita costante. A marzo 2016 nel registro di commercio si sono registrate ancora più aziende del mese di febbraio del 2016, già ricco di costituzioni. Il bilancio del 1° trimestre 2016 è pertanto positivo: rispetto all’anno precedente si sono registrate circa l’1% di aziende in più rispetto al 1° trimestre 2015. Questo sviluppo positivo dimostra la vivacità dell’economia svizzera.
Crescita costante nel 1° trimestre 2016. Il registro della camera di commercio svizzera ha registrato un totale di 10.356 nuove iscrizioni nel 1° trimestre del 2016. Al dato corrisponde una crescita costante dell’1% rispetto al 1° trimestre 2015 (10.267 nuove registrazioni). L’avvio debole di gennaio è stato compensato da un mese, quello di febbraio, in cui le nuove fondazioni sono state elevate. Rispetto al 4° trimestre 2015 è stato registrato il 4,8% di nuove iscrizioni in meno nel registro della camera di commercio. I mesi invernali di novembre e dicembre sono tuttavia mesi tradizionalmente con cifre di fondazione estremamente elevate, pertanto il passo indietro nel trimestre primaverile non deve stupire.
Sagl e ditte individuali sono le preferite. Negli ultimi anni si è delineata una tendenza marcata: dalla revisione della legge del 2008 la Sagl acquisisce sempre più preferenze ed è oggi tra le forme giuridiche più in voga. Nel 1° trimestre del 2016 le Sagl rappresentano una quota del 37,7% di tutte le nuove registrazioni nel registro della camera di commercio. Seguono le ditte individuali con una percentuale del 36,1%. Queste due forme giuridiche rappresentano quasi i tre quarti di tutte le nuove fondazioni in Svizzera. Le SA hanno una percentuale di solo il 17,2% delle nuove costituzioni.
Crescita nelle regioni linguistiche. Nella Svizzera occidentale si è registrata una forte crescita del 4,6% rispetto al 1° trimestre 2015. Questa crescita è equivalente alla forte crescita economica del cosiddetto «Arc Lémanique». La Svizzera tedesca vanta una crescita costante dell’1,8%. Le principali registrazioni provengono sempre dalla Svizzera tedesca con una percentuale del 64%. La Svizzera occidentale ha una percentuale del 30% e il canton Ticino ha una percentuale del 6%.
Fonti: http://wp.me/p54P7g-1hD http://goo.gl/J3f2a0 Immagine: http://goo.gl/VP4R84