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Imparare a pensare

06/01/2017 15925 lettori
4 minuti

Platone è uno degli uomini più acuti e influenti nella storia del pensiero. Della filosofia precedente possediamo solo frammenti, di lui invece quasi tutto. I 128 dialoghi pervenuti sono al vertice non solo della filosofia, ma anche della letteratura universale. Discepolo di Socrate e maestro di Aristotele, nei suoi scritti ci offre una testimonianza senza pari di quello che doveva essere la vita ad Atene a cavallo tra il V e il IV secolo, quando la cultura greca raggiunge il suo culmine.

Sebbene il pensiero platonico sia fortemente incentrato sulla politica, l’ambizioso progetto di definire lo Stato ideale può essere compreso in tutta la sua grandezza a partire dalla teorie delle Idee. Platone riteneva che nel mondo visibile non fosse che  una copia imperfetta di un altro mondo alle cui caratteristiche attingeva, quello delle Idee. Per questo,una cosa è bella perché partecipa dell’idea della Bellezza. In una delle immagini più famose delle letterature, Platone paragona il mondo visibile all’ombra delle Idee proiettate sulle pareti di una caverna. Solo la filosofia, secondo Platone,è capace di guidarci fuori dal buio della caverna verso la luce del sole.

Platone con la sua opera ha posto le basi della filosofia occidentale. Molte tra le problematiche cui si accostò o le grande domande che si pone, come la natura dello Stato ideale o in che cosa consistano la giustizia e la virtù, sono attuali anche oggi, a 2300 anni dalla sua morte, come lo erano nell’Atene dell’epoca di Socrate e Pericle. La sua teoria della conoscenza, basata sull’esistenza di idee astratte e immutabili, ebbe un’influenza incalcolabile nei secoli successivi. Le sue idee filosofiche, ricchissime di spunti, ci sono giunte in forma di dialoghi, tra i vertici della letteratura universale.

 

Fonte: RBA Imparare a pensare

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.