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L’attrazione e la logica

01/03/2017 17690 lettori
5 minuti

Giunto a Fasano con l’intenzione di domiciliarmi, dopo il secondo anno sono dovuto tornare a Como: incoerenze immobiliari hanno avuto la preponderanza sul volere. Non abbia a sembrare più di tanto stravagante la richiesta di soggiogare, il paragrafo che segue, ad uno scrupoloso riscontro con il perfetto scrivere avido di apprenderlo. Consapevole che autori all’uopo, oltre che «esperti grammatici e linguisti, sono anche giornalisti, usi per quotidiana esperienza a quel genere di linguaggio, che deve soddisfare le esigenze e le intelligenze più diverse».

L’attrazione al Teatro è stata più immediata fosse anche e soprattutto per l’invito ricevuto alla cerimonia di premiazione dei vincitori del rinomato concorso organizzato dal Centro Italiano Femminile di Fasano che si svolge nella cornice del Teatro Sociale. Originalità, varietà nei temi affrontati, eterogeneità nella provenienza geografica come nell'età dei suoi partecipanti. «Tra una frequentazione trascurata e un’attrattiva immediata» goo.gl/VsNN2e. «Il Premio Letterario Internazionale ‘Donna’ promosso dal Centro Italiano Femminile di Fasano» goo.gl/u6Rt7O .

Elena Cattaneo è una scienziata di livello internazionale; attualmente è docente nella facoltà di Scienze biologiche dell'Università di Milano; dal 2013 «è anche senatrice a vita nominata dall'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano proprio per i suoi alti meriti scientifici». Il sentimento che cita più spesso in questa conversazione con l'Huffington Post Elena Cattaneo – professoressa di farmacologia, biologa, ricercatrice, senatrice a vita e ora autrice di un libro che fa il bilancio della sua esperienza in parlamento "Ogni giorno. Tra politica e scienza" (Mondadori, 205 pagine, 19,50 euro) – è "tormento". E la si vede – proiettata su uno schermo dalla telecamera del suo pc nel corso di una videochiamata Skype – raggomitolarsi nello sforzo di asciugare le parole dall'emozione, pulirle dall'istinto di pronunciarle senza meditarle a fondo: "Mi raccontano che è difficile spiegare la riforma costituzionale. Che è necessario comunicarla così, dicendo cose false. E non capisco come si possano riavvicinare le persone alle istituzioni in questo modo. È una politica fallimentare, questa, che non mi troverà mai dalla sua parte". goo.gl/jKDQJ0

 

 Fonte immagine:goo.gl/NBCPOB

 

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.