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L’importanza della coerenza comunicativa

19/10/2020 11191 lettori
4 minuti

Trasmettere un’idea di coerenza è fondamentale in molti campi e spesso indizio di solidità e affidabilità. In un’azienda il concetto di coerenza comunicativa assume una valenza strategica, determinante ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati in termini di visibilità e marketing. Capire cosa si nasconde sotto questo concetto e sfruttarlo nel modo corretto è alla base del successo di un brand nel tempo.

Un’azienda con una forte brand identity è facilmente riconoscibile e, ancora più importante, inconfondibile. L’originalità di contenuti ed elementi grafici proposti è essenziale non solo per colpire l’attenzione del pubblico, ma anche per affermarsi e distinguersi, nel senso proprio del termine, dai competitor. Ma questo può non bastare. Perché la comunicazione sia davvero efficace e per ottenere i migliori risultati in questo campo serve coordinazione tra i mezzi utilizzati per farsi conoscere. L’azienda non dovrebbe cioè limitarsi a scegliere un’immagine che ne rispecchi a pieno l’identità, ma anche declinarla in modo coerente e sempre riconoscibile dal pubblico, indipendentemente dal canale utilizzato per raggiungerlo. Si pongono così le basi per la fidelizzazione della clientela e per il successo di campagne pubblicitarie volte ad ampliarla.

Logo e immagine coordinata

Sottovalutare l’importanza del logo aziendale o ricorrere a soluzioni improvvisate e “facili” è un errore non da poco in termini di visibilità e marketing, così come trascurare il concetto di immagine coordinata, ovvero di un sistema coerente di richiami a livello di colori e grafica, che segua il filo di tutte le forme di comunicazione utilizzate: sito web, biglietti da visita e carta intestata, ma anche brochure, insegne, fino ad arrivare ai gadget pubblicitari.

Naturalmente il concetto di coordinazione deve estendersi anche ai canali attraverso i quali si sceglie di veicolare il proprio messaggio, siano essi puntati a incrementare la notorietà e intercettare nuovi segmenti di pubblico oppure sviluppati per consolidare e rinforzare l’interesse di una clientela già acquisita. Il discorso resta in sostanza valido sia per i canali più tradizionali, come tv e giornali, sia per le più moderne campagne digitali. In tutte queste situazioni, se è stato eseguito un buon lavoro nell’elaborazione del logo e in termini di immagine coordinata, i clienti arriveranno a riconoscere l’azienda a colpo d’occhio, ne memorizzeranno inconsciamente i tratti salienti e la distingueranno facilmente dalla concorrenza.

Per creare un logo o avviare un restyling di un logo già esistente, come anche per progettare un’immagine coordinata dell’azienda, è bene rivolgersi a professionisti del settore in grado di individuare la chiave esatta per valorizzare e tradurre visivamente il messaggio aziendale. “Un gioco di squadra che vede coinvolti diversi attori - come spiega l’agenzia pubblicitaria Spada Media Group - Mentre i graphic designer si occupano dell’elaborazione del logo e dei suoi adattamenti necessari e finalizzati all’immagine coordinata, curando il brand book con tutte le linee guida utili per il cliente,  il copywriter lavora sulla parte testuale seguendo sempre un principio di coerenza. L’account manager , infine, fa da ponte tra queste due figure e il cliente, gestendo le diverse fasi della creazione”.

Cosa fa di un logo “un buon logo”

Lo studio preliminare - La creazione non può prescindere da uno studio accurato che tenga conto dello stile e del linguaggio che l’azienda si propone di portare avanti, e che le consente di differenziarsi dai concorrenti.

L’equilibrio tra le parti - L’estetica del logo gioca un ruolo significativo insieme alla capacità di veicolare un messaggio chiaro e distintivo. Un logo esteticamente valido e articolato ma poco leggibile finirebbe per essere difficile da memorizzare e riconoscere, e quindi meno efficace. Appeal e semplicità devono fondersi trovando il giusto equilibrio per un risultato originale e d’impatto.

La resistenza nel tempo - Pur essendo ovviamente possibili, e a volte doverose, operazioni di restyling che rispecchino i cambiamenti avvenuti o in atto, individuare una formula vincente che duri nel tempo è sicuramente un vantaggio.

La versatilità - Un buon logo deve essere pensato per adattarsi ai diversi formati di tutti i canali comunicativi che lo ospiteranno e attraverso i quali verrà diffuso, dai più tradizionali ai più innovativi. Nel caso di una pagina o di una campagna sui social network, considerate le quantità  di immagini e icone giornalmente sottoposte agli utenti individuati come possibili clienti dell’azienda, avere un logo immediatamente riconoscibile indipendentemente dalle dimensioni e dal colore non può non fare la differenza.

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