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Pensiero Bucato: quando il social network si fa in terrazza

28/05/2012 11662 lettori
5 minuti

Cornice dell'appuntamento, liberamente aperto al pubblico dal 24 al 27 maggio, è stata la Terrazza delle Stelle, punto più alto dell'edificio di piazza Concordia 14 che fino a qualche anno fa ospitava l'Hotel San Lorenzo e che per l'occasione ha riaperto al pubblico grazie alla gentile concessione e all'impegno diretto del Gruppo Squassabia.


I
social network sono entrati nelle abitudini quotidiane di ognuno di noi e stanno cambiando i nostri modi di parlare e scrivere. Così nasce l'idea di Pensiero Bucato: offrire al pubblico una rappresentazione vivente di ciò che ogni giorno, ogni ora e ogni minuto accade su Facebook, su Twitter e in tutto il sempre più vasto panorama dei social network esistenti.

 

Il Pensiero Bucato è un social network vivente anzi, un social washwork. Washwork perché qui i pensieri non vanno pubblicati con una connessione a internet ma, più semplicemente, vanno scritti su una t-shirt bianca e stesi su un filo con un paio di mollette, tutto negli spazi di una delle più alte e belle terrazze del centro storico della città.

Dal social network al social washwork il passo è stato breve ma il filo può essere molto molto lungo. Sono stati infatti centinaia i metri di corda sui quali ogni visitatore ha potuto appendere una delle oltre 2.000 magliette messe a disposizione per essere scritte, disegnate, colorate, firmate e personalizzate in ogni modo possibile, da chiunque ha deciso di visitare il Pensiero Bucato e la sua Terrazza delle Stelle.

Ogni visitatore è stato invitato a fare il proprio Pensiero Bucato: lasciare la propria maglia di messaggio; condividerla con gli altri stendendola; ritirare quella già lasciata da qualcun altro prima di lui. Ecco, questa è la comunicazione condivisa, ecco come fare il Pensiero Bucato.