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Si scrive (con la) farina, si legge diversa (dalle altre)

06/11/2013 23295 lettori
5 minuti

Dopo il grande successo ottenuto dall'ormai celebre Nessuna come Lei che ha caratterizzato il biennio 2011-2012, ora si volta pagina. Se là le parole erano state lasciate scritte nella farina dalla mano di uno dei tanti professionisti del sapore che ogni giorno creano partendo da questo regale ingrediente, qui invece è la farina stessa a diventare parola.

La dedica è diventata il perdutamente innamorato “Tu, tu che sei diversa”. Il made in Italy che esalta la sua bianca eccellenza con le parole cantate da una delle voci italiane più emozionanti di sempre.


Anche per questa campagna, la creatività è un prodotto di copiaincolla pubblicità. L'obiettivo questa volta era molto chiaro:

continuare a raccontare al pubblico l'unicità delle farine Molino Pasini e Farina del Mio Sacco, rinnovando e non rivoluzionando il concetto nato con la precedente campagna, e cioè quello di un prodotto sempre profondamente differente da tutti gli altri suoi simili.


E questo è il nuovo capitolo di un romanzo comunicativo progettato per narrare la profonda e superiore qualità messa in farina e il continuo sviluppo delle lavorazioni.

 

Un lavoro che dopo essere stato concepito e definito da copiaincolla (art director Silvia Pavesi, copywriter Diego Guido) ha goduto della collaborazione di uno studio fotografico con cuore italiano e sede ad Amsterdam che ha realizzato un video-backstage (http://ctrl.ci/mpvid) che racconta le giornate di lavoro olandesi attorno agli scatti di parole scritte con polvere qualità.


Un progetto che ha attraversato l'Europa per continuare a scrivere la trama di un brand che produce farine. E che le produce differenti da tutte le altre.

http://ctrl.ci/mopa2013