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mamma, mamma... pensavamo di aver toccato il fondo in tv

07/04/2007 48267 lettori
4 minuti

Certo che dopo le telecamere che spiano prodigiosi e aitanti maschietti cercando di conquistar più “passera” possibile nelle edizioni del grande fratello, i tronisti dallo sguardo sveglio e dalla parlata senza accento, ma soprattutto dall’intelligenza “fina”, stuoli di ragazze a contenderseli gli uni e gli altri, beh, ieri sera guardando Rai Due un indefinibile Caddeo, visto così, non molto “lucido” e una deliziosa, ma quanto mai “paperellata” Lanfranchi, presentare una cosa che dovrebbe essere un programma Tv, ma che forse non ho capito io che era: Mamme alla ricerca di mogli per propri bimbi? O pardon figli maggiorenni…cioè colleghi di quei tipi visti al grande fratello, tronisti etc…

Beh diciamo che chi lo ha visto o come me ha voluto vedere per capire fino a dove il mal gusto di chi produce programmi televisivi e chi anche sceglie linee editoriali per fare audience potesse arrivare, ieri sera è stato accontentato.

Mentre il mitico Canale 5 proponeva una fattoria fatta di animali viventi e questa è la vera sorpresa che fa alzare indice di gradimento, ma sorvoliamo, si è visto uno sfavillante luccichio di abiti poco “contenitivi” (di panze, sederoni, etc) prestati a giovani corpi di figliuole di ogni origine, esibite per queste mamme giudicatrici all’acquisto della nuora…

Ora, io mi continuo a chiedere dove è finito il Sig. Caludio Lippi!!! Colui che ha scatenato in me il desiderio irrefrenabile di scrivere del disgusto della produttività televisiva italiana; ieri sera avrei voluto fargli una telefonata e commentare assieme il programma di Rai Due: “La Sposa Perfetta”; mi sarebbe piaciuto sentire la sua “emozione” nel vedere così tanto “valore” di contenuto televisivo, il grande intellettualismo e acculturazione nelle mamme di quei ragazzotti, sbandierando giudizi a più non posso su ignare, timide, semplici ragazze che ancor prima di conoscere il loro futuro sposo conoscono la loro futura suocera!!! Mi pare che anche qui la matematica non mi fa quadrare i conti.

Ma una volta prima non si usciva con la tipa, si provava a vedere come andava e poi si arrivava a dare la notizia e la si presentava?

Certo che qualcuno qualche tempo addietro aveva ragione quando diceva che la televisione condiziona il pensiero; è si perché vedere fino a che punto può arrivare la stupidità maschile incapace di riuscire anche ad “accoppiarsi” senza che mamma aiuti, beh credo che se questo non è toccare il fondo allora Celestino con le sue “profezie” ha proprio ragione: quando hai toccato il fondo scava ancora…beh per questi ragazzotti forse è meglio che continuino a scavare, ma per sotterrarsi.

Ma che immagine si vuole dare del maschio trentenne italiano? Di quello che non sa vivere distante dalla casa dei genitori se non di sotto o di sopra di casa dei genitori? Di quello che ancora non se ne va da casa perché gli conviene? Di quello che a tutti i costi voleva farsele tutte? Di quello che se alla mamma non piace allora la molla? A parte i pensieri personali, la cosa che era evidente era proprio l’incapacità di avere un rapporto con una donna, la capacità di stimolarlo, di cercarlo e di volerlo il rapporto con una ragazza se non solo per la classica “avventura di una sera”!!!!

Non c’è che dire, le mamme chiedevano alle ragazze quanti ragazzi avevano avuto e nello stesso tempo raccontavano di quante in casa il maschio, loro figlio prediletto, ne portava e anche qualcuna narrava dei singoli rumori evidenti, mentre i baldi giovani discutevano delle varie collezioni di farfalle, ma forse, invece, erano di suoni creati dal dimenarsi dell’unione dei corpi, ma quello andava bene!!!

Ho visto la “cultura della tristezza” non solo per il fatto di vedere dei ragazzi arrotolarsi la lingua ad ogni uscita delle bellezze proposte, non solo negli occhi delle mamme completamente fatti a scanner e totalmente falsi e pregiudizievoli, ma soprattutto ho visto l’incapacità di chi governando reti televisive e quindi è a tutti gli effetti  un editore, non ha proprio la più benché minima anche in lontananza idea di cosa proporre al pubblico, ma sempre e solo soggiogato dal fantasma di fare “reality” mettendo in vetrina di una persona tutto quanto si possa mettere anche la scemenza purchè sia fine a se stessa e allo scopo!!!

Se questa è la televisione, se questo è il canone che si deve pagare allora forse è meglio che chi ci governa, nella riforma della Rai, preveda di criptare questo genere di programmi e se devo essere a pagamento vada casa per casa a chiedere a quel popolo di “guardoni” di pagare il canone per quel programma, ma non costringere un’intera nazione a sopportare in prima serata la cultura della deficienza e della tristezza!!!

Fortunatamente esiste un Popolo Italiano ed è la maggioranza che l’unica cosa che guarda è alla possibilità di andare avanti, ma non a tette e culi, ma lavorando, studiando, ricercando che, quando arriva la sera e si siede a tavola, vedendo quello a cui abbiamo assistito ieri sera si chiede perché pagare il canone, ma ne esiste un’altra parte forse una minoranza che chi come me si chiede perché non c’è mai la possibilità di salire quei piani alti di Viale Mazzini a Roma e proporre, non dico produrre, ma proporre qualcosa che sia di alternativo e almeno serio? Certo perché???

andrea caldart
andrea caldart

scrivere una biografia è ricordare come si è arrivati fin qui... appunto a scriverla... di interessante di me vi posso dire che: "chi vive senza follia, non è così saggio come crede"!!!
questa è la mia biografia; un pò di follia per cercare la possibile saggezza?, verità?!!!