Certi programmi TV sono molto visibili
Da tre settimane ha esordito il nuovo programma di Italia Uno: "Invisibili".
Finalmente un'idea per la televisione che fa salire la qualità dei programmi, anche se come al solito è relegata alla fascia notturna delle 23.30.
"Invisibili" racconta la storia di chi vive la strada, di chi ha scelto di essere libero e abbandonare le regole della nostra società. Ogni martedì la trasmissione affronta la storia di due "invisibili", con un Marco Berrì che entra nel loro mondo e nel loro modo di pensare. Il conduttore riesce a conquistare la fiducia dei protagonisti, mettendosi al loro livello, dormendo sotto i ponti, facendo le elemosina, mangiando con loro. Finalmente una persona vera, che conduce un programma vero. E' proprio Marco che dimostra al pubblico che i pregiudizi e le barriere mentali possono essere superati, per guardare la vita con occhi diversi.
Sono rimasto colpito da questa trasmissione perché uno dei protagonisti del mio ultimo libro "Coperte di parole" è proprio un barbone. Anche il mio personaggio si definisce un invisibile (da CDP pag 24: Io sono invisibile e voglio esserlo, ma tu sei cieco e non lo sai) e lo ripete nel momento in cui qualcuno indaga sul suo passato (da CDP pag 65: .Io sono invisibile e voglio esserlo ma tu sei cieco e vuoi vedere). Gualtiero è un grande fotografo pubblicitario, che ha deciso di abbandonare la finta esistenza del suo quotidiano per rifugiarsi in un mondo semplice, dove una panchina del parco è un letto e una colonia di gatti da sfamare è un buon motivo per alzarsi la mattina. La realtà interessa e soprattutto insegna:
complimenti concreti a "Invisibili" di Italia Uno.