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LE AZIENDE NEL WEB 2.0: IL MODELLO A.S.P.

06/04/2010 22164 lettori
5 minuti
Sono diversi mesi che leggo, mi informo, discuto, studio l’argomento, e finalmente credo di essere riuscito a  formarmi un’opinione concreta e dettagliata sulla gestione e lo sviluppo di attività di Digital PR e Social Media Marketing. 
 
In realtà sono andato oltre la semplice opinione e mi sono costruito il “Modello A.S.P.” ovvero uno schema mentale che le aziende dovrebbero adottare quando si chiedono: cosa possiamo fare in Rete?
 
Proverò a riassumerne i punti salienti,  rimandandovi al sito web www.digitalpr.mobi  e/o a future occasioni per  ulteriori approfondimenti.
Partiamo dalla cosa più importante: i clienti. Il motivo principale che mi ha spinto a creare il “Modello A.S.P.” è questo: " Consentire alle aziende di adattare le potenzialità offerte dalla Rete al proprio modello di business”. Come? Mettendole di fronte ad una scelta.
Prima di avventurarsi in mare aperto e affondare alla prima burrasca, le aziende devono scegliere l’imbarcazione più adatta alla loro merce. Per prendere la decisione giusta devono confrontare i propri obiettivi ed i valori legati al brand con tre tipologie di atteggiamento che si possono adottare in Rete.

ASCOLTARE. Dietro a questa parola si nasconde buona parte del successo di numerose iniziative online. Ascoltare la Rete, significa conoscere ed analizzare dove si parla di me, come e in quali termini.

STIMOLARE. Dentro questo atteggiamento rientrano quelle attività tipiche del Social Media Marketing (Viral, Buzz ecc..) che hanno come finalità principale lo "stimolare passaparola online" attorno ad un prodotto, un evento, un blog.

PRESIDIARE. Significa andare oltre all´immediatezza del passaparola, all’obiettivo da raggiungere nel breve periodo e puntare alla costruzione di una relazione costante e continuativa con il target. “Presidiare" la Rete significa creare tra gli utenti che la frequentano e l´azienda un canale di informazione privilegiato.

Come avrete capito la denominazione “A.S.P.”  nasce proprio dalle iniziali di queste tre paroline (che fantasia, vero?).
Ciò che propongo dunque è  un “modello/schema” che non prevede necessariamente un utilizzo congiunto dei tre diversi approcci alla Rete ma che allo stesso tempo può essere adottato in sequenza per consentire alle aziende di “presidiare” la propria brand reputation online partendo dalle fondamenta e sfruttando a proprio favore tutte le potenzialità offerte dalla Rete.

Cosa ne pensate?
 
Michele Rinaldi via http://mktgcafe.blogspot.com
Michele Rinaldi
Michele Rinaldi

Nasce nel 1982, l’anno della vittoria ai mondiali, e già questo è un segno premonitore. Fin da piccolo impara ad attirare l’attenzione del proprio target con primordiali tecniche di guerrilla marketing. Crescendo, si accorge che l’istinto lo porta sempre a comunicare ed un giorno di Giugno, viene folgorato da una frase: “non si può non comunicare” (Watzlawick).
Spinto da questa teoria consegue: una laurea triennale in Scienze della Comunicazione ed una laurea specialistica in Marketing e Comunicazione d’Impresa.
Inizia la sua avventura professionale nell’agenzia di comunicazione Soluzione Group dove vede crescere la passione per le aziende e per le loro “reason why”.
Contribuisce alla fondazione del Public Relations Network e si specializza nel web 2.0 creando un proprio modello di approccio e gestione della Rete, chiamato A.S.P.
Oggi è responsabile della divisione Digital PR, scrive sul blog Marketing Cafè e sul portale Comunitazione. Ha il piacere di essere docente al Master in "Non conventional marketing + Social Media" organizzato dal Centro Studi Europeo Eurogiovani presso le università di Bologna, Milano e Trieste.