Il cellulare, sempre più strumento di business
Qualche tempo fa abbiamo parlato di Mobile Marketing (cfr. http://www.comunitazione.it/leggi.asp?id_art=364) ossia delle azioni di marketing che si possono compiere attraverso i telefoni cellulari.
Oggi però il telefonino è sempre più uno strumento per fare business a tutto campo.
Ad esempio grazie alle nuove tecnologie UMTS oggi il mercato dei contenuti si sta espandendo velocemente coinvolgendo la tv, lo sport, l'informazione e varie forme di intrattenimento.
Inoltre anche il cellulare sta diventando un mezzo interattivo che permette non solo di inviare messaggi di vario genere da impresa a consumatore ma anche di ricevere feedback in senso contrario di livello complesso, ben oltre il tradizionale call to action.
E' ad esempio il caso dei Prosumer (cfr. http://www.comunitazione.it/leggi.asp?id_art=905), ossia di quei consumatori di UMTS che si trasformano in produttori di contenuti per lo stesso gestore telefonico venendo per questo remunerati.
Un altro business destinato ad una grande fortuna sembra essere quello del Mobile Payment, i pagamenti effettuati attraverso telefonino, si prevede infatti che sia destinato a crescere ancora a ritmi molto sostenuti.
Lo sostiene un articolo del Sole 24 Ore del 20 ottobre che a sua volta riprende uno studio di Arthur D Little, intitolato "Making M-payments a reality".
Secondo il suddetto studio le transazioni effettuate via telefonino aumenteranno il valore di dodici volte entro il 2008 per un totale tra i 27 e i 45 miliardi di dollari, diventando quindi un fenomeno di diffusione enorme e di utilizzo quotidiano nei piccoli pagamenti.
Il vantaggio di questo sistema deriverebbe dalla disponibilità svincolata dall'ora o dal luogo, la possibilità di fare a meno di monete e la coerenza con un modo di vivere che presuppone la riduzione di code e tempi morti in alcune attività.
Tra le applicazioni individuate dallo studio ci sono assicurazioni online (con un margine del 5%), il pagamento di parcheggi o di biglietti di mezzi pubblici (4,8%) e i distributori automatici (3,4 per cento).
Esiste infine a anche la possibilità di trasferimento del denaro tra telefoni cellulari (2,4%), su cui però i gestori di telefonia si dimostrano molto più ottimisti delle banche.
In Italia questo genere di applicazioni per ora ha riguardato la gestione dei parcheggi.
A Torino, Salerno e Reggio Emilia infatti esiste un sistema che permette di gestire il conteggio del tempo di sosta ed il pagamento attraverso gli sms, il Telepark, dal nome della società che lo ha realizzato.
Il meccanismo si rifà a quello già da tempo utilizzato in Austria (con Corea, Singapore e Norvegia tra i paesi più ricettivi alla novità del m-payment) cui il Sole 24 ore ha recentemente dedicato un articolo (http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=571390&chId=30&artType=Articolo&back=0).
Non c'è da dubitare che però il nostro Paese ha grandi margini di crescita in tal senso, anche se bisognerà tenere conto della sensibilità del legislatore circa questa materia.