Le donne italiane sono felici
“Le donne italiane sono felici”
…E’ quanto risulta dall’indagine “Panni, amore e fantasia. Le italiane…casalinghe disperate?” condotta per Dash - storico marchio di Procter & Gamble - in occasione del lancio del nuovo detersivo Dash Liquido in 5 varianti e contemporaneamente della sponsorizzazione della serie televisiva “Desperate Housewives”, in onda su Rai2 dal 12 settembre.
L’indagine è stata realizzata dal Future Concept Lab tramite delle interviste somministrate ad un campione di circa 1.000 donne italiane di età compresa tra i 25 e i 64 anni, in parte lavoratrici (58%) ed in parte casalinghe (42%).
Dai dati ottenuti risulta che, differentemente dall’immagine di donna che emerge dal serial tv d’oltreoceano, le italiane sono felici della propria vita, nonostante le incombenze e le difficoltà quotidiane. In particolare, l’83,5% delle donne del nostro Paese afferma di essere “felice” e il 19% addirittura dice di esserlo “molto”.
La loro felicità deriva principalmente dalla vita sentimentale e di coppia (43,7%), e un po’ meno dalla propria condizione lavorativa (33%).
Ciò dipende dal fatto che esse considerano tutto sommato divertente cucinare (40% circa del campione), soddisfacente aver cura della casa (33%) e amarla rendendola accogliente con fantasia (50%). Trovano altresì piacevole seguire la moda (38%) senza doversi definire fashion victims, dati gli oculati acquisti che permette il proprio budget familiare.
Armonia totale per le nostre connazionali? No, ma di sicuro molto realismo nel prendere atto della propria condizione accettandola per quello che è, e, scherzosamente, citando le parole di Luciana Littizzetto (testimionial del nuovo spot per Dash Liquido ed illustratrice dell’indagine nel corso di una conferenza stampa organizzata a Milano lo scorso 29 settembre), considerare lo stato di benessere della donna italiana “Ma senza specificare che l’affermazione era riferita alla parte notturna della giornata!”.
Indubbiamente la conquista di un’autonomia reddituale ha determinato una nuova ridefinizione dei rapporti e degli equilibri all’interno del nucleo familiare, portando alla luce anche nuovi desideri ed aspirazioni femminili.
Se la realizzazione di sé si ottiene attraverso il lavoro (62% del campione in esame è d’accordo con questa considerazione), non si può comunque rinunciare ai figli (solo il 4% predilige la carriera all’esperienza della maternità) e a ritrovarsi a tavola tutti insieme, genitori e figli (87,7%).
Anche la professione di casalinga assume nuovi tratti, non venendo più considerata dalle italiane come un ripiego o, ancora peggio, un insulto alla loro intelligenza ed alle loro capacità. 5. 123. 000 donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni (fonte: Istat, censimento 2001) la considera, secondo l’indagine, una condizione ad alto contenuto valoriale, “una scelta consapevole quando non si vuole perdere il valore della famiglia” (44,3%).
Francesco Morace, Presidente Future Concept Lab, ha commentato così questi risultati: “In questo momento i nuovi comportamenti femminili indicano la strada del cambiamento per tutta la società italiana. Le donne ci insegnano che la felicità non è un dono, ma una conquista, una sfida sul territorio della vita quotidiana”.
Le donne italiane, sia le lavoratrici che le casalinghe, sono fiere del proprio ruolo di donne in carriera, ma molto più di quello di madri: hanno una rinnovata voglia di femminilità, che si esprime nel volersi riappropriare di passioni e aspirazioni abbandonate o represse.
Tra i valori prioritari nella vita quotidiana, sono stati indicati nell’indagine il riconoscimento affettivo (percepire vero affetto intorno a sé: 76,8%), il desiderio di essere stimata (74,5%), mentre la propensione al successo (preferita dal 7,7%) o il lusso indistinto sono lontani dagli ideali delle donne italiane. In relazione al serial già di culto che è “Desperate Housewives”, l’indagine presentata da Dash ha stilato cinque profili femminili (teoricamente corrispondenti alle cinque diverse personalità e stili di vita delle protagoniste del telefilm) relativamente ai quali è stato chiesto al campione intervistato il grado di similarità e rappresentatività che essi hanno rispetto allo stile di vita delle donne italiane, tenendo conto anche della simpatia che questi personaggi riscuotono nel pubblico.
Ne è uscito fuori che le italiane di oggi si sentono sperimentatrici neo-romantiche e madri prima di percepirsi come donne in carriera, e che hanno raggiunto gli obiettivi sociali ed economici tali da potersi finalmente dedicare alla propria vita sentimentale e familiare senza percepire la costrizione a doverlo fare per “tradizione” e “cultura”.
Nella classifica di gradimento delle nostre connazionali, al primo posto, con la percentuale del 29,8%, troviamo la protagonista del serial, Susan Mayer, che incarna l’idealtipo di “sperimentatrice romantica”, la donna sensibile e altruista, che vive con la figlia adolescente e affronta le relazioni sociali in modo candido e trasparente, non facendosi risucchiare da un desiderio di successo ostentativo in ambito lavorativo, ma piuttosto tendendo alla realizzazione di sé in maniera progressiva e scevra da un’ambizione sfrenata. In questo profilo si sono riconosciute quasi tutte le donne intervistate nel Paese, con picchi nella fascia di età che va dai 45 ai 64 anni.
Con il 22,7% delle preferenze troviamo al secondo posto della classifica Lynette Scavo, l’ “altruista determinata”, madre di quattro figli, donna con un forte carattere che predilige le amicizie e le dimostrazioni di affetto da parte di coloro che la circondano. In lei si sono identificate in prevalenza le italiane di trenta/quaranta anni residenti al nord est, che prendono di petto la vita che ci pone di fronte alle sue scelte coraggiose.
Al terzo posto c’è Bree Van De Kamp, definita la “perfezionista radicale”, con il 21,3%, non a caso dedita in modo maniacale alla cura di sé, delle cose e degli altri, rigorosa e rigida nelle scelte affettive ed effettive. In lei si sono rispecchiate le 35-44enni che vivono nelle province del nord ovest, specie le casalinghe e le lavoratrici part-time che, a fine di ogni giornata, devono sapere di aver compiuto al meglio il proprio lavoro, senza tralasciare il ruolo di moglie e madre.
Al penultimo posto si è piazzata Gabriele Solis, col 17,75%, reputata una “materialista esuberante”, con la sua sensualità vitale e travolgente. Questo profilo rappresenta in maggior misura le giovani di 28-30 anni che amano l’avventura e non indugiano sulle formalità di stampo borghese, ma si fanno trasportare dalla loro irrazionale vivacità, senza pensare troppo al futuro.
Infine, l’8,5% delle italiane si identifica in Edie Britt, l’ “individualista esplorativa”, l’ambiziosa single che non guarda in faccia nessuno quando deve raggiungere il suo personale successo (lavorativo e seduttivo) e l’approvazione sociale. In lei, più come chimera e sogno che come realtà, si proiettano le casalinghe di età avanzata del Sud Italia.
In conclusione, dai profili individuati e dal riscontro con la componente femminile italiana attuale, si evidenziano una consapevolezza ed un disincanto che contraddistinguono le nostre donne, che guardano con serenità ed ironia alle avventure quotidiane delle protagoniste di Wisteria Lane, delle cinque casalinghe che impersonificano, in diversa misura, più o meno tutte le donne del mondo occidentale. Termino con un commento di Elena Valbonesi, Direttore Marketing Procter & Gamble, che ha dichiarato a tale proposito: “Far parlare le donne italiane è da sempre la cifra comunicativa che caratterizza la comunicazione di Dash. La nuova campagna di lancio di Dash Liquido, che vede come testimonial Luciana Littizzetto e fa leva sull’associazione con Desperate Housewives, costituisce un’occasione preziosa per ascoltare e dialogare con le donne italiane e calare i personaggi di questa serie di successo nella realtà femminile italiana di oggi”.