comunicAzione(n.3)
Nella puntata di oggi vi raccontiamo lo stage che R.V. ha svolto presso la redazione locale di un quotidiano nazionale
Come sei arrivata a quest'esperienza?
Grazie al contatto di un docente.
Nonostante il mio nome fosse già stato segnalato dal docente all'azienda (nel mio caso si trattava della redazione locale di un quotidiano nazionale), ho sostenuto un colloquio con il selezionatore del personale.
Era il mio primo "colloquio di lavoro" e devo dire che ho sperimentato sulla mia pelle quanto sia difficile riuscire a sostenere un"buon colloquio", soprattutto se, come nel mio caso, si è consapevoli di avere un curriculum vitae ancora piuttosto vuoto...
Ci puoi descrivere sinteticamente la tua esperienza?
Sono stata molto fortunata!
Come ho già detto, mi sono trovata a lavorare in una piccola redazione locale, otto redattori in tutto, di cui due con un contratto part-time.
Ho avuto la fortuna di capitare in un ambiente molto vivace e del tutto estraneo a quelle tensioni e rivalità che spesso (così almeno mi è stato raccontato) sono all'ordine del giorno negli uffici delle redazioni.
L'impatto è stato subito molto incoraggiante: il giorno stesso che ho cominciato lo stage il caporedattore (che era anche il mio tutor) mi ha proposto di provare a cimentarmi con un articolo abbastanza complesso.
Più tardi ho capito che era un suo modo per "mettermi alla prova": l'articolo non riguardava un fatto di stringente attualità, così aveva deciso di affidarmelo..nel caso il risultato non lo avesse convinto, avrebbe rinunciato a pubblicarlo, affidandolo a qualcun altro per i giorni successivi.
Per fortuna la "prima prova" è andata bene ed è stata per me motivo di incoraggiamento.
I servizi di cui mi sono occupata nei due mesi di stage sono stati i più vari: mi sono occupata di politica locale, di problematiche legate al sociale, di spettacolo..insomma, di tutto un po', alternando giornate in cui mi vedevo assegnare argomenti che mi davano grosse soddisfazioni a giornate in cui ero costretta a partecipare a conferenze stampa un po' noiose per poi stenderne un "articoletto".
Quanto è stato utile ciò che hai studiato per il lavoro e/o quanto viceversa è stata importante l'esperienza pratica dello stage/lavoro?
La formazione universitaria non mi è stata molto utile per il mio specifico stage, viceversa l'esperienza mi ha dato molto, e non solo in termini strettamente professionali: ho imparato a muovermi in un ambiente di lavoro, a rapportarmi con persone molto diverse fra loro.
Qual è il bilancio dell'esperienza?
A conti fatti, positivo. Quando inizialmente avevo fatto domanda di stage dovevo essere destinata alla sede centrale del giornale, poi invece ho scoperto che sarei stata destinata a una redazione molto più piccola.
La delusione mi aveva fatto quasi decidere di rinunciare, per fortuna invece non è stato così.
Sono contenta di aver fatto quest'esperienza di "gavetta" in una realtà piccola, anche se dopo quest'esperienza sono ancora più convinta di fare un secondo stage, prima della laurea, in una realtà più grande.
Il consiglio che mi sento di dare a chi sta pensando a uno stage è quello appunto di non disdegnare le piccole realtà, soprattutto se è alle prime armi..
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