comunicAzione (n°6)
Questa settimana Diego, studente di SdC, ci racconta la sua esperienza, tuttora in corso, di collaboratore del Mattino di Padova.
Come sei arrivato a quest'esperienza?
Nei giornali locali capita spesso che la cronaca degli avvenimenti sportivi di minor peso o relativi settore giovanile, venga affidata a collaboratori che escono proprio dalla realtà che devono descrivere: al Mattino di Padova serviva qualcuno che scrivesse di atletica leggera e dato che il responsabile della sezione atletica del Cus sapeva che studio scienze della comunicazione mi ha presentato in redazione.
I primi – brevi – articoli che ho scritto andavano bene e da lì ho cominciato a collaborare.
Ci puoi descrivere brevemente la tua esperienza?
Da allora sono passati quasi due anni e le cose sono un po’ cambiate.
Devo ammettere che ai primi tempi è difficile mettersi in mostra: all’inizio scrivevo praticamente solo di atletica.
Ricordo però che una sera mi mandarono a sostituire il cronista che seguiva la boxe, quel giorno indisposto.
Era estate e nei giornali c’è più spazio a disposizione, perché di cose importanti ne capitano meno.
Così – pur, lo confesso, senza amare molto quello sport – ho scritto un articolo molto più lungo di quelli che facevo di solito.
Il giorno dopo mi hanno chiamato dalla redazione per complimentarsi e da allora ho cominciato a scrivere più spesso e – finalmente… – non solo di atletica.
Nel frattempo sono arrivate anche la collaborazione col Cus Padova come addetto stampa e anche i primi articoli in cronaca, fuori dalle pagine dello sport.
E se essere studente di SDC è stato un buon viatico iniziale è vero però che l’esperienza diretta ha avuto un peso determinante.
Qual è il bilancio della tua esperienza?
Ovviamente parlo da “collaboratore coordinato e continuativo” e dico che certo mi sarebbe difficile “campare” solo coi soldi del Mattino.
Ma so che è già difficile entrare nel “giro” di un giornale (e avere da subito pezzi firmati per poter un domani essere iscritto all’ordine) e mi sento fortunato.
Col tempo sono cominciati ad arrivare anche consigli da parte dei “superiori” e quella considerazione che ai primi tempi è difficile guadagnarsi.
Che consigli ti senti di dare a chi deve intraprendere una simile esperienza?
Se devo parlare come uno che scrive dovrei dire che il consiglio è quello di leggere molto e leggere bene.
Da persona di mio abbastanza timida posso poi dire che uno che voglia scrivere per un giornale deve vincere l’iniziale riservatezza e mostrare una certa “grinta” nel rapportarsi agli altri.
Soprattutto la fiducia in se stessi è fondamentale.
Vai alle altre esperienze >>
Vuoi raccontare la tua esperienza? Scrivi al curatore della rubrica.