comunicAzione (n°7)
In questo numero Diego, studente di SdC, ci parla della sua esperienza, tuttora in corso, di addetto stampa e direttore editoriale della rivista interna del Cus Padova.
Come sei arrivato a quest'esperienza?
Quando sono stato contattato dal Cus Padova per diventare addetto stampa, già collaboravo da alcuni mesi con la redazione sportiva del Mattino di Padova (vedi comunicAzione n°6).
L’addetta stampa che prima di me scriveva per il centro universitario sportivo aveva lasciato l’incarico e se per sostituirla hanno pensato a me è stato da una parte proprio perché già avevo maturato una certa esperienza al Mattino, dall’altra perché ormai da diversi anni ero tesserato nella sezione atletica della squadra, per tanto conoscevo bene la realtà del Cus ed ero a mia volta un volto conosciuto.
Resta il fatto che quando ho cominciato a collaborare col Mattino, l’essere uno studente di scienze della comunicazione deponeva a mio favore.
Ci puoi descrivere brevemente la tua esperienza?
Scrivo i comunicati stampa sulle attività delle sezioni agonistiche (le sezioni sono nove e spaziano dal rugby all’hockey, dalla scherma alla lotta etc.) e preparo le eventuali conferenze curando in generale i rapporti del Cus con i mezzi di comunicazione.
Recentemente la società ha dato vita a un’operazione di rinnovamento della propria immagine: è stato messo on line il nuovo sito (a cui collaboro), mentre da ottobre mi occupo anche de “il Bucranio” rivista bimestrale a colori diffusa gratuitamente in 5000 copie per Padova e incentrata proprio sulle attività del Cus (con interviste agli atleti di punta e informazioni sulle attività).
In quello che faccio i corsi possono dare spunti fertili, ma credo che l’esperienza diretta “sul campo” abbia un peso preponderante.
Qual è il bilancio della tua esperienza?
Scrivere per una realtà importante a Padova come è il Cus mi ha permesso di incrementare anche la collaborazione diretta col Mattino e di avere l’opportunità di mettermi più facilmente in luce.
Certo non posso dirmi “sistemato” ma mi reputo contento dei miei rapporti all’interno del Cus e al giornale, mi sento apprezzato e inoltre sto in ambienti abbastanza “alla mano”, se posso rendere l’idea.
Che consigli ti senti di dare a chi deve intraprendere una simile esperienza?
Non mi sento certo “arrivato” per tanto mi è difficile dare consigli.
Da studente riesco, pur con qualche difficoltà, a gestire i vari impegni che mi si presentano: l’unica cosa che posso dire è di non avere timore nel proporsi ai vari posti di lavoro e di non lasciarsi scoraggiare alle prime difficoltà.
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