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Quello sconosciuto chiamato P.R.

19/09/2006 15329 lettori
1 minuto
Definire alcune professioni in maniera universale, inequivocabile e comprensibile per tutti (in termini di attività che il ruolo comporta) non è sempre semplice.
Nel mondo della Comunicazione e del Marketing poi, misunderstood e leggende metropolitane son sempre in agguato, pronte ad offuscare anche il più serio dei professionisti.
Ne sa qualcosa Richard Edelman, vittima nei giorni scorsi proprio della rigidità dei moduli elettronici (o precompilati) di una banca che addirittura ignorava la sua categoria lavorativa.
Da lì ne è scaturito un vero sketch con l'impiegata, dai toni paradossali e grotteschi.

L'episodio che ha visto protagonista uno dei più celebri comunicatori al mondo, ha fatto però emergere il problema della denominazione, troppe volte usurpata.
In Italia se ne sta discutendo affinchè si possa far luce, anche dal punto di vista onomastico, sulle reali competenze che un addetto alle relazioni pubbliche deve avere per essere definito e riconosciuto come tale e non essere confuso con altri mestieri che con il suo hanno poco a che vedere.
Anch'io ho contribuito con una mia opinione in merito alla questione (non da poco).
Tutti ovviamente ci impegneremo nell'opera di evangelizzazione ormai irrimandabile.