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Simple is better

19/01/2007 24665 lettori
1 minuti
Premessa
Nel film Independence Day, gli alieni in procinto di conquistare la Terra erano disposti con le loro numerose astronavi sui cieli di tutte le principali città del mondo ed utilizzavano i nostri satelliti per comunicare tra loro prima di sferrare gli attacchi. Inoltre, erano in grado di captare e comprendere ogni telecomunicazione umana e di prevenire - di fatto - qualunque strategia di difesa da parte di governi ed eserciti. Un manipolo di valorosi, in cui spiccavano i protagonisti Will Smith e Jeff Goldblum, aggirò l'ostacolo "intercettazioni" utilizzando il codice Morse (troppo "vecchio" e perciò sconosciuto agli alieni) per coordinare i contrattacchi.
In pratica, veniva utilizzata una forma di comunicazione "semplice" per combattere il nemico.

Il caso
Nei giorni scorsi, un comunicato stampa ha fatto sussultare non pochi blogger, probabilmente ancora intorpiditi dai bagordi natalizi.
Il testo stupisce per ridondanza di termini anglofoni e tecnicismi, ma anche per manifesta pretesa di coinvolgimento del lettore attraverso un bombardamento di riferimenti e pseudo-sensazioni.
Il comunicato è stato probabilmente così concepito perchè destinato a giornalisti e testate del mondo del fashion e del lusso.
La scelta di inviare cotanta comunicazione anche ad alcuni blogger si è rivelata però ingenua ed infelice (vedere commenti), perchè trattasi di categoria storicamente critica, che ama analizzare mode e tendenze sia dal punto di vista formale-sostanziale che psicologico-sociologico, smontare teorie e strategie, ed è impermeabile a qualunque tentativo di aggregazione ad un pensiero se non profondamente convinta.
Dietro questo autogoal promozionale pare ci sia una importante agenzia pubblicitaria che, volendo utilizzare la blogosfera come cassa di risonanza della notizia di un debutto aziendale, ha sottovalutato la prevedibile (per chi conosce davvero il mondo dei blog) reazione conseguente a quella azione.
Potremmo a questo punto annoverare il caso come l'ennesimo inciampo celebre, dopo i fake-blog dei mesi scorsi e certi tentativi di viral falliti sul nascere.

Conclusioni
Nella pubblicità, come nel marketing e nei media in generale, dove chi produce comunicazione e contenuti ha negli anni spostato sempre più in là i limiti della decenza, della veridicità e della correttezza, andrebbero rivisti forma e messaggi che giungono all'utenza.
Il pubblico ormai saturo di slogan, promesse non mantenute, pochezza aziendale, invoca chiarezza e semplicità.
Poche parole, purchè concrete e rispondenti al vero, possono bastare a descrivere o pubblicizzare un prodotto e/o servizio.
Come i nostri eroi di Independence Day, con la comunicazione semplice si può davvero combattere la concorrenza.

Titti Zingone