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Parodia si, parodia no?

13/04/2007 16420 lettori
4 minuti

"La vita è quello che scegli." Questo il claim dell'ultima campagna di Beck's. Due spot diversi ma con lo stesso significato: nella vita spesso ti trovi davanti ad un bivio e sei tu padrone delle tue scelte. Nel primo spot un attore si presenta ad un provino e scopre che deve fingersi impotente... Che fare? Salvare la reputazione o pensare alla carriera? Lo spot termina senza dare una risposta... Beh... Qualche "pazzoide" della rete ha pensato di girare un possibile finale (ovviamente comico) dello spot... Potete vederlo qui sotto... (qui l’originale)

Che dire... Molto simpatico e ben fatto. Prende in giro lo stereotipo della famiglia meridionale, ma lo fa in maniera soft, scherzosa, senza offendere (e ve lo dice un meridionale doc).

Che vinca il viagra oppure lo zabaione, questo video mi fornisce lo spunto per una riflessione più ampia.

Con l’affermazione sempre più imponente del web 2.0 si moltiplicano, in rete, le parodie (tecnicamente spoof) degli spot di grandi brand.

Alcuni passano inosservati, ma altri sono veramente geniali e memorabili. Mi vengono in mente, ad esempio, la riuscitissima parodia dello spot Honda "The Cog" (qui l’originale)

O ancora quella del premiatissimo spot Sony Bravia (qui l’originale)

L’atteggiamento dei brand parodiati nei confronti di queste “prese in giro” non è univoco. C’è chi se la prende e minaccia querele e chi, al contrario, decide di accogliere con favore la parodia per sfruttarne le potenzialità “virali”.

Insomma, c’è chi pensa a preservare la sua indefettibile immagine e chi, invece, è contento “purchè se ne parli”.

Parodia si, parodia no? Questo è il dilemma… Voi che ne pensate?

Davide Basile
Davide Basile

Laureato in Economia Aziendale all’Università degli Studi di Napoli Federico II, da sempre convivono in me
due passioni: quella per l’economia e il mondo aziendale, dalla quale la scelta del corso di laurea, e
quella per l’arte e la creatività, che ho deciso di soddisfare attraverso il teatro, il disegno e la creazione
di siti web come grafico freelance.

Il marketing e la comunicazione, con tutti i servizi che attorno ad essi ruotano, mi affascinano perché
riescono ad unire queste due passioni.

Dopo l’incontro con il “clan” di NinjaMarketing.it, mi sono avvicinato al mondo del marketing non
convenzionale cominciando ad appassionarmi a viral, guerrilla, ambient, ambush, ignorance, product
placement etc., tanto da decidere di dedicare il mio lavoro di tesi ai nuovi approcci di marketing ‘non
convenzionale’, al marketing virale ed in particolare alla misurazione delle campagne virali.

Attualmente vivo e lavoro a Roma dove mi occupo di marketing digitale, social network, business blogging, internet search analysis, digital PR e nuove tecniche di marketing non convenzionale.

Albert Einstein diceva: “I have no special talent. I am only passionately curious”. Questa frase è anche il
mio motto. Non mi sento un guru, un esperto, un “blogger”, ma semplicemente un curioso, un
appassionato.

È per questo che ho deciso di condividere la mia passione con la grande famiglia della Rete delle reti
attraverso il mio blog www.kawakumi.com