Parodia si, parodia no?
"La vita è quello che scegli." Questo il claim dell'ultima campagna di Beck's. Due spot diversi ma con lo stesso significato: nella vita spesso ti trovi davanti ad un bivio e sei tu padrone delle tue scelte. Nel primo spot un attore si presenta ad un provino e scopre che deve fingersi impotente... Che fare? Salvare la reputazione o pensare alla carriera? Lo spot termina senza dare una risposta... Beh... Qualche "pazzoide" della rete ha pensato di girare un possibile finale (ovviamente comico) dello spot... Potete vederlo qui sotto... (qui l’originale)
Che dire... Molto simpatico e ben fatto. Prende in giro lo stereotipo della famiglia meridionale, ma lo fa in maniera soft, scherzosa, senza offendere (e ve lo dice un meridionale doc).
Che vinca il viagra oppure lo zabaione, questo video mi fornisce lo spunto per una riflessione più ampia.
Con l’affermazione sempre più imponente del web 2.0 si moltiplicano, in rete, le parodie (tecnicamente spoof) degli spot di grandi brand.
Alcuni passano inosservati, ma altri sono veramente geniali e memorabili. Mi vengono in mente, ad esempio, la riuscitissima parodia dello spot Honda "The Cog" (qui l’originale)
O ancora quella del premiatissimo spot Sony Bravia (qui l’originale)L’atteggiamento dei brand parodiati nei confronti di queste “prese in giro” non è univoco. C’è chi se la prende e minaccia querele e chi, al contrario, decide di accogliere con favore la parodia per sfruttarne le potenzialità “virali”.
Insomma, c’è chi pensa a preservare la sua indefettibile immagine e chi, invece, è contento “purchè se ne parli”.
Parodia si, parodia no? Questo è il dilemma… Voi che ne pensate?