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Blog Vs Tumblr. Uno scontro generazionale.

22/06/2007 18227 lettori
5 minuti

“Tumblelog isn’t better than a blog. It’s not a replacement. But we’re certain it will be a fabulous alternative to the 90% of web user who don’t care to maintain a blog”                                                                                

                                                                                         I ragazzi di Davidville

Vorrei iniziare questa analisi da una premessa, che ritengo sia necessaria prima di iniziare a discutere sull’utilità e di cosa sia un Blog e cosa sia un Tumblr.

La tecnologia è considerata una cultura, in quanto individua un rapporto tra se stessa e l’insieme dei modi di vita dei saperi e delle pratiche che contraddistinguono una società; e un linguaggio perchè permette di comprendere il mondo e relazionarci con gli altri, in altre parole rende possibile la comunicazione: cioè la messa in comune di valori e significati.
Nel momento in cui viene presentata e successivamente introdotta un’innovazione tecnologica, questa rappresenterà in ogni caso una svolta sistemica, tuttavia ciò non significa che le tecnologie già esistenti vengano immediatamente soppiantate dalle nuove. Infatti queste cercano di integrarsi, di trovare un loro terreno di utilità e fruizione all’interno del contesto spazio-temporale entro il quale dovranno agire.
 
Internet ha rappresentato senza dubbio, un’innovazione tecnologica rivoluzionaria, che ha portato sensibili e significativi cambiamenti nella vita di tutti noi, sia nel modo di intendere lo spazio lavorativo che quello privato e il modo di pensare e vivere il tempo libero dedicato allo svago.
 
La nostra società, in pochissimi anni, è stata attraversata da un susseguirsi di innovazioni tecnologiche che hanno portato rapidi cambiamenti all’interno della nostra società.
Credo che tutto ciò sia stato voluto e cercato dalla società stessa che evolvendosi e di conseguenza andando incontro ad esigenze e bisogni diversi abbia cercato di soddisfarli attraverso un implemento della tecnologia già esistente. Ovvero non è l’innovazione tecnologica a cambiare la vita all’uomo ma è l’uomo che a sua volta rivendica un cambiamento per l’insorgere di necessità altre appellandosi all’innovazione tecnologica, e questa  tenta di soddisfarle.
 
Lo stesso internet si sta evolvendo, nato come applicazione 1.0, caratterizzato dalla funzione informativa, oggi si presenta in maniera diversa, si parla infatti di Web 2.0 dove prevale l’aspetto relazionale e l’imperativo assoluto sembra essere: “condividere” esperienze e contenuti.
Il Web 2.0 consiste in una nuova visione di Internet che sta influenzando profondamente il modo di lavorare ed interagire con i contenuti, di qualsiasi formato, in Rete. Questa essendo ancora uno degli strumenti (se non “Lo” strumento) più democratici che ci siano, offre diversi punti di vista:
 
  • Wiki;
  • Social Network;
  • Podcasting;
  • Vodcasting;
  • Blog;
  • Tumblr.
 
Sta a noi scegliere attraverso il quale poter “osservare attivamente” la realtà. Nessuno esclude l’utilizzo dell’altro o ha la pretesa di essere migliore, ma solamente più adatto a determinati usi e necessità a cui l’utente va incontro.
 
Vorrei approfondire le ultime due applicazioni: il Blog e il Tumblr.
La prima potrebbe essere definita come una piattaforma conversazionale ciò significa, un luogo dove si sviluppano conversazioni, pertanto può essere considerata a tutti gli effetti un atto linguistico.
La teoria degli Atti Linguistici - Speech Acts, Austin,1962 – si realizza su tre livelli:
 
  1. Locutivo: dire qualcosa è fare qualcosa;
  2. Illocutivo: nel dire qualcosa si fa qualcosa;
  3. Perlocutivo: col dire qualcosa si fa qualcosa.
 
Applicando la teoria alla pratica, potremmo assumere che il post sia una locuzione, cioè un atto linguistico più o meno ampio solitamente corredato da elementi multimediali, perché fare un post è fare qualcosa, un’azione.
Inoltre la possibilità di lasciare commenti costituisce un’illocuzione, in quanto esprime un’intenzione quella di aprirsi all’interazione con altri utenti, in questo senso nel fare un post rivelo l’intenzione di attivare la comunicazione.
Infine nel momento in cui il post riceve commenti si realizza un atto perlocutivo: sono stati prodotti effetti consegutivi sull’uditorio, col fare un post faccio qualcosa, attivo cioè la conversazione.
Il Blog diviene tale solo quando raggiunge quest’ultimo livello e si apre alla socialità, originando le dinamiche tipiche del Web 2.0. Ciò significa che: “il blog è essenzialmente perlocuzione e socialità” Federico Venturini.
Al momento i blog sono la voce parlante di Internet, tutto ciò richiede cura, impegno e tempo.
 
Quest’ultima considerazione ha senz’altro influito sulla necessità di creare un prodotto nuovo, il Tumblr appunto. Si tratta di un piattaforma di tumblelogging.
Il Tumblelog viene definito da Pietro Izzo una sorta di Blog “abbreviato”, il termine è stato coniato nel 2005 per descrivere Anarchia.org, noto per essere considerato il primo Tumblelog.
Potremmo definirlo una variante del blog, anche se lo trovo un po’ riduttivo, in ogni caso non si tratta né di un sostituto né tanto meno di un’antagonista o rivale da temere. Sia il Bolg che il Tumblelog hanno un’identità propria.
Ad esempio su quest’ultimo non è possibile commentare ed in questo senso interagire con eventuali utenti, ma viene usato dall’autore per condividere crazioni, notazioni, citazioni, appunti e via discorrendo senza che ci sia la necessità di commentarli.
Si tratta di un’applicazione il cui utilizzo è in espansione, in Italia se ne contano più di 200 ma come tutte le novità presenta imperfezioni e manca di completezza che solo il tempo, lo sviluppo e la diffusione di questa risorsa free, potranno risolvere.
 
Va anche detto che la filosofia che si cela dietro Tumblr non rimane circoscritta ad un’esperienza isolata all’interno del Web 2.0, ma sembra essere intimamente legata ad altre risorse, tutte di nascita molto recente, che stanno ottenendo un ampio consenso e di conseguenza come tutte le cose di veloce successo si stanno attirando addosso critiche, più o meno motivate, e perplessità da parte dei più conservatori. Sto parlando di Twitter, Jaiku e tutti social network alla Facebook. Ciò che li rende diversi dall’ormai “vecchio” blog è un nuovo modo di esprimersi: più semplice ed immediato.
 
Detto ciò non vedo perchè mai Blog e Tumblr non possano coesistere entrambi all’interno del Web 2.0, non credo che l’uno debba escludere l’utilizzo  dell’altro, entrambi sono due modalità di comunicare la propria identità in Rete dove, ad esempio, Tumblr utilizza modi di esprimersi più veloci ed immediati, non sto parlando in termini di migliore o di peggiore ma solamente di “Diverso e Nuovo”.
Infine non trovo nemmeno così assurda l’idea che un utente possa essere detentore sia di un Blog che di un Tumblelog e che magari utilizzi pure servizi come Twitter e simili. Infatti queste nuove applicazioni potranno trovare una loro utilità sociale, in quanto potranno servire per tenere ordinati e condivisi i propri appunti, abbozzi di post e via discorrendo, senza che sia necessario postare ogni minima cosa sul proprio blog. Magari i post diminuiranno, verranno inseriti e pubblicati con meno frequenza ma in questo caso saranno senza dubbio più lunghi e ragionati, in una parola sola più interessanti.
 
Anna Torcoletti
 
 
Anna Torcoletti
Anna Torcoletti

Nel cassetto (sempre aperto) un diploma in Scienze del Linguaggio (Senigallia) ed una lauerea triennale in Comunicazione Pubblicitaria, al momento ho deciso di aprirne un altro, si chiama: laurea specialistica in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni (Pesaro Studi, sede distaccata di Urbino).
Il mio percorso di studi, come tanti altri studenti, è stato caratterizzato da stagioni estive come cameriera/barista poi in parallelo sono arrivate le ghiotte occasioni, quelle che ti aprono porte inaspettate, quelle a cui dovrai sempre dire grazie per metterti di sporcarti le mani con quel mondo che si chiama "lavoro" che sembra, almeno per il momento, purtroppo, correre in parallelo al mondo "Università". Sto parlando di Comunitazione.it che più del primo amore è fonte inesauribile di spunti ed approffondimenti,è movimento, è partecipazione, è collaborazione, è rete, quindi contatti gli stessi che mi hanno aperto porte diverse più o meno attraenti ma non ce n'è nessuna che non aprirei di nuovo.
Oggi oltre a camminare assieme a Comunitazione dove sono Content Manger e Cordinatrice di Redazione, mi sono trasferita a Bologna dove lavoro presso un'agenzia di Comunicazione Integrata come web 2.0 & social media consultant.
Ogni mattina, dopo aver sognato un giorno di 48 ore, mi sveglio felice di rincorrerne uno di 24, questo finchè riuscirò a cogliere più stimoli possibili e a lasciarmi stupire nel costruirmi passo dopo passo la mia strada.