Qui e Là
Tener lontano l’amarezza e la mortificazione con il convincimento che il bene possa ancora essere la normalità, insistere in un’attenta riflessione che induca ad un proponimento: riuscire a comunicare e possibilmente coinvolgere, per sviluppare con il grado di compiutezza possibile, delle attente valutazioni per la migliore interazione. Chi si occupa di comunicazione d’impresa è per sua natura portato a condividere le proprie esperienze e a fare tesoro di quelle altrui. È evento di questi giorni «Creatives are bad! » in cui alcune agenzie pertinenti si sono incontrate per discutere di comunicazione, di marketing e di pubblicità. «Vedere in uno stesso luogo – ha dichiarato Luca Oliverio, Brand Manager di Comunitàzione.it – agenzie provenienti da tutta Italia non è cosa di tutti i giorni. Siamo riusciti non solo a realizzarlo, ma a farle discutere e dialogare di pubblicità, marketing e comunicazione, interrogandosi sulle esigenze del mercato e sui desideri dei clienti».
In società come la nostra oramai la cultura non si identifica esclusivamente con le tradizioni scritte, ma con le nuove tecnologie multimediali (ipertesti, immagini e suoni) per questo i grandi mezzi di comunicazione sono responsabili della cultura di massa. Cultura - civiltà, termini che, nella storia della filosofia e delle scienze umane, indicano la totalità o due diversi aspetti del complesso delle conoscenze, delle credenze, dei modi di comportamento, delle convenzioni e delle aspettative dell'uomo. Nel linguaggio corrente la parola cultura, indicando lo specifico patrimonio di conoscenze di cui una persona si è impadronita, conserva un significato simile al greco paidéiae al latino humanitas: il risultato della massima approssimazione al modello o ai modelli di uomo pienamente realizzato grazie a un’educazione o formazione.
Quanto basta per passare dalla contemplazione all’azione. Un agire che ci porti ad essere presenti la dov’è la competizione, risollevati e concorrenziali, anche per fugare quel sentimento di amarezza che fu del nostro poeta, Nobel della letteratura, Eugenio Montale.
Da tempo stiamo provando la rappresentazione,
ma il guaio è che non siamo sempre gli stessi.
Molti sono già morti, altri cambiano sesso,
Da anni prepariamo (da secoli) le parti,
«il signore è servito» e nulla più.
Da millenni attendiamo che qualcuno
ci saluti dal proscenio con battimani
o anche con qualche fischio, non importa,
Purtroppo non pensiamo in francese e così
restiamo sempre al qui e mai al là.
(Eugenio Montale)