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I siti web istituzionali del nostro Paese tra luci e ombre

16/09/2007 31121 lettori
4 minuti
Una buona pagella. Promossi per quel che riguarda l’accessiblità, ma si potrebbe fare di più. Questo in estrema sintesi il risultato della ricerca coordinata dal Prof. Francesco Pira, con la collaborazione della dott.ssa Vania Pistolozzi, e realizzata da un Gruppo di Lavoro dell'Università di Udine (Tonino Lepore, Melissa Idrizi, Sara Soranzio) nell'ambito dei corsi di Comunicazione Pubblica e Relazioni Pubbliche, che ha monitorato i siti istituzionali italiani senza dimenticare il confronto con l’estero per avere un quadro più preciso della situazione.
Nello specificio i risultati dell’indagine di questo 2007 segnalano un’ottima valutazione per quel che riguarda il sito del Governo, che si è appena rifatto il look. Questo portale, insieme a Polizia, Carabinieri, e Senato e il rivoluzionato sito del Ministero degli Interni, rappresenta le eccellenze presenti nel panorama italiano. Seguono, poi, in seconda battuta, i portali dei ministeri dello Sport e dei Giovani, che ottengono dei giudizi ampliamente sopra la sufficienza. Bollino rosso e bocciatura per Camera, Commercio Internazionale, Lavoro, Pari Opportunità, Infrastrutture, Esteri e Guardia di Finanza. In difficoltà questi siti, che arrancaono soprattutto dal punto di vista dell’efficacia comunicativa.
L’analisi approfondita del Prof. Francesca Pira e del suo gruppo di lavoro analizza in modo preciso e puntuale, in 70 pagine di relazione, lo scenario italiano e denuncia un grave gap in particolare per quel che riguarda la capacità dialogica e relazionale dei siti web istituzionali del nostro Paese. È l’interattività il vero deficit, il punto debole del web istituzionale italiano. Una spinta alla partecipazione che arranca. Nel confronto con l’estero siamo ancora lontani dagli stati leader come Francia e Inghilterra.
È applicata la legge Stanca, ma questo non basta come spiega Francesco Pira a commento della ricerca “E' molto importante rilevare come lo spacchettamento dei Ministeri, deciso dal Presidente del Consiglio Romano Prodi, ha aumentato notevolmente il lavoro di ricerca. Il dato assolutamente positivo è che una battaglia di civiltà quella dell'accessibilità in rete per i non vedenti, ipovedenti o persone che non fanno uso degli arti è stata vinta. Ma restano tantissime ombre sul rapporto tra isituzioni e cittadini sul web. Ancora poca l'interattività, difficoltà di navigazione e notizie non sempre facilmente recuperabili. “
Da mesi il gruppo di lavoro dell'Università di Udine naviga sui portali italiani e stranierifacendo le pulci ai portali italiani e stranieri, cosa che avviene ormai da diversi anni.“ Le istituzioni italiane – sottolinea Pira sociologo dell'Ateneo friulano e docente di Comunicazione Pubblica e Sociale e Relazioni Pubbliche – si dividono tra luci ed ombre, eccellenze e mediocrità, perdendo a volte di vista i reali interessi del cittadino, che dovrebbe essere al centro della mission di un portale pubblico. Ci gratifica – precisa il docente dell'Ateneo Friulano – che i rilievi critici che muoviamo vengono accolti. Questo nel supremo interesse del cittadino, e nell'obiettivo alto di creare una fortissima interattività tra chi governa e chi è governato. La ricerca ha visto cambiare governi e burocrati del nostro Paese, e quindi anche schieramenti politici, ma ha cercato negli anni di fornire spunti utili ad un radicale cambiamento in un'ottica europea”.
“Il Governo italiano ha fatto uno sforzo notevole – evidenzia il Professor Pira – dedicando una sezione a servizi di comunicazione con il cittadino tra i quali un canale diretto per indirizzare ma il al Presidente Prodi ed a tutti i Ministri del Governo, ed anche “Il mio Consiglio” che consente di visualizzare interviste e commenti alle sedute del Consiglio dei Ministri rilasciate settimanalmente a rotazione dai titolari dei Dicasteri. Navigando sui portali dei Governi stranieri segnaliamo – continua Pira – la sezione del sito del Governo Francese intitolata “I Grandi Cantieri” utile per capire le linee di azione prioritarie del Primo Ministro d'Oltralpe. Ben strutturati i forum su temi diversi legati sia a singole proposte di cittadini che alla necessità di confronto tra il Governo e i francesi. Il Governo tedesco ha istituito un servizio di Videopodcast attraverso il quale la Cancelliera Merkel ogni settimana parla con i cittadiniillustrando l'agenda politica della settimana. Il Governo inglese invece ha puntato a fornire ai cittadini sevizi specifici sulle piccole esigenze di contatto anche per patenti e passaporti”.
 
                                                                                                                Andrea Altinier 
 
Per scaricare la ricerca completa vai sul sito: www.francescopira.it
Articolo pubblicato anche su www.postpoll.it con la sintesi della ricerca
 
Andrea Altinier
Andrea Altinier

Andrea Altinier, laureato in Scienze della Comunicazione, vive e lavora tra Trieste, Udine e Treviso.

Ha collaborato con il Comune di Udine per la realizzazione del Bilancio Sociale. Consulente della società di ricerca Swg di Trieste, segue, tra l’altro, la redazione della rivista di comunicazione politica on line www.postpoll.it.

Ha seguito come spin doctor alcune campagne elettorali locali.

Collabora con alcune testate locali e scrive di comunicazione politica e nuovi media sul sito www.politicaduepuntozero.it.

Cura una rubrica su www.comunitazione.it. Espero di comunicazione politica e di giornalismo on line. In uscita a settembre edito Franco Angeli, Comunicare la politica (edizione aggiornata), scritta in collaborazione con Luca Gaudiano e Francesco Pira.