Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

L'ora dell'incontro

04/03/2008 11508 lettori
4 minuti
Assai più sicuro, ci sussurra Emily Dickinson, l’incontro con un fantasma –esterno- piuttosto che con il suo riscontro interiore – quell’ospite più freddo. L’oscuro che è dentro di noi. E’ quella parte nera che aleggia attorno ai gesti più normali. Spesso l’ombra sta quieta e ci lascia respirare, giocare con i nostri figli, sorridere, lavorare. Altre volte invece prende il sopravvento e dal nostro interno invade il mondo esterno, per scura osmosi.
Clara è stata lasciata dal marito e cura la mamma anziana, ma ha ancora il suo piccolo Jacopo pieno di insicurezze. Paolo, suo fratello, sfoga il suo estro artistico tra i tasti del pianoforte e quelli di qualche ragazzina. Stefano, l’ex marito, se la fa con Giuliana, amica e collega di Clara. In questa quotidianità difficile e tuttavia accettabilmente normale Clara s’imbatte casualmente in una vita che le è estranea, un dolore vero e straordinario, una sofferenza estrema che finisce per coincidere con la vera vita, il vero amore. Una certa Laura, come la sua amica Teresa, ha trovato nella strada verso la morte segnata da un linfoma, la vera vita sentimentale e sensuale che gli ha concesso il misterioso oncologo Palmieri.
Così il lettore conosce Laura, che per Clara resterà solo un nome. La sua famiglia, i suoi figli, il suo negozio, la sua amica Patrizia. Perché dietro ogni nome c’è una storia, e molto spesso purtroppo c’è la storia di un dolore. Eppure Laura muore felice, inspiegabilmente, come tante cose.
Clara vuole Palmieri, vuole scoprire il suo segreto oppure vuole proprio lui, che ha saputo curare il vero dolore di Laura e Teresa, cioè quello dell’anima. Ma non è abbastanza sofferente per lui, allora lo diventa. Si trucca di morte per sedurlo, inspiegabilmente.
Perché Clara sacrifica la sua salute per un uomo che neanche conosce? Cosa vuole da lui? Perché un oncologo ama donne distrutte, in pezzi, alla fine della loro esistenza, quando non sono che i puntini di sospensione di quello che sono state? Impazziamo per capirlo. Ma “non è una pretesa assurda il voler capire le motivazioni che spingono una persona a comportarsi in un determinato modo?”. Forse, ma non possiamo evitarlo, perché siamo condannati al senso, a quella domanda che ci martella e che non soddisferemo mai completamente. Perché?
Di libri così forse sarebbe meglio non scriverne. L’ora dell’incontro, in modo analogo a Le Ore di Michael Cunningham ci scova proprio quando ci nascondiamo nelle nostre quotidianità e fa una cosa gravissima: trascina in superficie ciò che ognuno di noi trattiene nel profondo, per non soccombere. Eppure è un libro bellissimo proprio perché ha il coraggio di fare questo.
L’autore – Giampiero Rigosi- si è scrollato di dosso con forza l’etichetta comoda ma limitante di scrittore noir. Resta di Notturnobus la capacità di mescolare diversi colori per creare qualcosa di assolutamente nuovo. Questa volta l’autore ruba al noir la suspance, ma tradendo il fiducioso lettore, “perché ognuno ha diritto ai propri segreti”.
 
Sofia Assirelli
Sofia Assirelli

Classe 1985, sono residente a Portico di Romagna (FC) anche se abito dal lunedì al venerdì a Bologna e appena posso viaggio.

Ho conseguito la maturità scientifica nel 2003 e la Laurea triennale in Scienze della Comunicazione, indirizzo Semiotico, presso l’Università di Bologna a novembre 2006. Ho frequentato l’anno accademico 2005/2006 in Erasmus presso l’Università Paris VIII. Attualmente sono iscritta al secondo anno del corso di Laurea specialistica in Comunicazione Pubblica, Politica e sociale.

Ho pubblicato vari articoli su QN (Il resto del Carlino- La Nazione – Il Giorno) nella rubrica nazionale “Giovani tentazioni”; attualmente collaboro con il mensile “Campus”.

Ho lavorato per tre mesi presso la redazione del sito www.flashgiovani.it, sito delle politiche giovanili del Comune di Bologna.

Ho lavorato per quattro mesi come ufficio stampa presso la casa editrice bolognese Pendragon, con la quale sto continuando anche attualmente la collaborazione

Pubblico recensioni sul sito www.factory.splinder.com con lo pseudonimo Liraluna