Mondo blog: incontriamo Gianluca Diegoli di minimarketing.it
Oggi incontriamo Gianluca Diegoli (www.minimarketing.it)
Ciao Gianluca, quando ti sei avvicinato all'internet?
Il primo contatto è avvenuto nel 1996, avevo appena finito la tesi, ed ero molto arrabbiato: ho capito subito che se fosse arrivata la rete solo due anni prima, avrei risparmiato un sacco di tempo, e mi sarei divertito molto di più. E soprattutto avrei mantenuto molti più contatti con i miei compagni di corso.
Perché hai deciso di aprire il blog?
C'è chi trova naturale fotografare, chi fare video, a me viene naturale scrivere. Diciamo che la nascita di un content management system come il blog, unito a una forte dose di socialità insita, non mi lasciava nemmeno la scelta. Dovevo bloggare. E non riesco a smettere.
Quanto tempo dedichi alle tue navigazioni?
In realtà navigo solo dentro l'aggregatore, diciamo un'oretta al giorno, a volte due, se ce n'è il tempo. Continuo ad aggregare blog, il tempo non aumenta. Sono in un vicolo cieco: se qualcuno ha la soluzione (non ditemi i feed automatici dei tag di Technorati sugli argomenti preferiti, eh) si faccia avanti.
Navigare, leggere, scrivere, coesistere in uno spazio LIVE con gli altri, come pensi abbia modificato il tuo vivere quotidiano?
Ha modificato molto il mio vivere quotidiano. Non mi sento prigioniero del posto in cui sto fisicamente - in ogni momento, grazie ai blog, all'instant messaging e ai social network posso parlare e interagire con delle menti luminose e fantastiche. E' molto rilassante.
Di cosa ti occupi nella tua vita lavorativa?
Visto in modo cinico, faccio uno sporco lavoro in cui cerco di convincere ignare persone a sottoscrivere prodotti online. Ma qualcuno deve pur farlo. E nel frattempo cerco di convincere i miei colleghi che il web partecipativo è il bene - anche per le vendite.
Come scegli gli argomenti di cui parlare ogni giorno?
Sono loro che scelgono me. Io osservo e prendo appunti - in draft, sul blocco note del cellulare, sullo scontrino del McDonald.
I blogger che scrivono libri, poi ci sono quelli che si danno alla politica, quelli che fanno denuncia... ci racconti dal tuo punto di vista il mondo dei blogger, la tipologia di blogger che esistono e se li hai mai classificati?
Beh, la blogosfera non è migliore della società che c'è là fuori. Ha solo una possibilità in più, di far incontrare più facilmente le persone che si stimano e condividono certi valori. Quando vivi la blogosfera dall'interno per un po', capisci al volo i suoi tic, le sue dinamiche concorrenziali, le sue spintarelle interessate, i piccoli favori e i piccoli dispetti. Ma io sono molto distaccato e poco interessato a queste liti interne. "Ehi, stiamo sereni, sono solo canzonette, nessuno uscirà famoso di qui."
L'internet sta ampliando le platee delle singole persone, i contatti e le relazioni personali. C'è bisogno di una maggiore intelligenza sociale e interpersonale per gestire così tanti rapporti e sopratutto il tempo...
La rete ti può far rimanere in contatto con molte persone, ma il tempo 'umano' è sempre lo stesso. Questo porta se ci lascia trascinare dagli strumenti a una diluizione (secondo me eccessiva) del concetto di amicizia, contatto... spesso usiamo male gli strumenti che abbiamo a disposizione, per allargare strumentalmente il numero dei contatti anche a persone che non si conoscono o altre volte forse lo strumento dovrà diventare meno generico, più confacente alla tribù o alle tribù a cui senti di appartenere. Io comunque tendo a essere piuttosto 'restrittivo', non ho bisogno di 1000 contatti sconosciuti, oppure di coloro che sfruttano il contatto solo per fare spam alle proprie attività.
I rapporti che instauri con gli altri nella rete, come li reputi? superflui e superficiali come la sociologia ha tentato di descriverli negli anni precedenti, oppure reali e tanginbili?
Non li considero diversi da quelli "fuori rete". Alcuni sono superficiali, altri intimi. Come tutti i rapporti, del resto.
Quali sono le strade che il marketing dovrebbe percorrere oggi?
Dovrebbe percorrere una pista pedonale, e invece cerca sempre con il costoso SUV di prendere scorciatoie (a volte non mi capisco da solo).
Hai sperimentato vari strumenti della rete: quale trovi più interessante?
Li sperimento tutti, ma ultimamente mi piace ravanare in Netvibes e in Facebook. Mi informo e perdo tempo, ma in modo creativo e ricco di spunti e stimoli.
Si va - secondo me - verso un unico ID personale, federato e usabile in vari SN generalisti, che a loro volta contengono applicazioni esterne indipendenti, e piccoli SN di nicchia, con pochi numeri ma coesi e molto partecipati. Ogni applicazione avrà funzionalità di connessione tra i propri utenti, magari proprio attraverso l'ID "unificato"