Sicurezza sul lavoro: esperti internazionali ne discutono a Bolzano.
Esperti internazionali discutono di sicurezza sul lavoro. Un gruppo di lavoro internazionale, composto da specialisti di Alto Adige, Germania, Svizzera ed Austria, si è ritrovato a Bolzano per discutere di sicurezza sul lavoro ed in particolare delle misure adottate nelle varie realtà per contrastare il rischio di cadute. Ribadendo la validità di tutte le iniziative intraprese per un lavoro sicuro, mi preme evidenziare questa iniziativa in particolare perché rivolta con uno specifico know-how ai diretti operatori: progettisti, costruttori, artigiani e coordinatori. Utilizzare esperienze, senza perdere di vista il concetto che le normative, anche se eseguite con puntigliosa determinatezza, hanno comunque una considerevole causa di rischio, pare evidente. Ormai è consolidato un certo convincimento orientato alla produzione che può raggiungere elevati gradi d’efficienza: fare bene in termini quantitativi.
L’iniziativa di Bolzano può dimostrare che si può raggiungere un altrettanto elevato grado d’efficacia: fare bene in termini qualitativi e produrre l’effetto desiderato. Quando si tratta del rapporto qualità/quantità, l’attenzione è più sul fattore qualità. Convergere nella pratica attuazione con la dovuta consapevolezza e la giusta considerazione dei tratti salienti che caratterizzano la strategia della qualità, è ormai una necessità. Porre una particolare attenzione al ruolo che il fattore umano riveste all’interno di essa ed evidenziando l’esistenza di analogie e di elementi innovativi rispetto ai contenuti di alcune teorie organizzative, può essere una buona occasione per porre una volta di più la sicurezza al centro della discussione.
Il tema della Prevenzione sta entrando nel patrimonio culturale di sempre più vasti strati della popolazione. Tuttavia, in un mondo nel quale si sente spesso parlare d'onnipotenza tecnologica anche applicata alla prevenzione, sembrano proporsi contraddizioni, come se l'aspetto tecnologico fosse da considerarsi una limitazione allo sviluppo della prevenzione, e quindi da superare con il contributo d'altri ambiti disciplinari non tecnici. L'analisi della letteratura scientifica porta a ritenere la prevenzione non solo giustificata, ma necessaria sia su un piano scientifico sia su quello informativo - formativo. Anche l'analisi delle attività in tema di prevenzione, ha reso evidente la carenza di apporti riguardanti, gli aspetti tecnici gestionali.
L'estesa produzione normativa e le responsabilità che oggi fanno capo ai produttori hanno decisamente migliorato la sicurezza dei prodotti, anche se non possono eliminare la possibilità del reiterarsi di fenomeni dolosi da parte d'imprenditori senza scrupoli.