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Sicurezza sul lavoro: esperti internazionali ne discutono a Bolzano.

23/02/2008 7675 lettori
4 minuti

Esperti internazionali discutono di sicurezza sul lavoro. Un gruppo di lavoro internazionale, composto da specialisti di Alto Adige, Germania, Svizzera ed Austria, si è ritrovato a Bolzano per discutere di sicurezza sul lavoro ed in particolare delle misure adottate nelle varie realtà per contrastare il rischio di cadute. Ribadendo la validità di tutte le iniziative intraprese per un lavoro sicuro, mi preme evidenziare questa iniziativa in particolare perché rivolta con uno specifico know-how ai diretti operatori: progettisti, costruttori, artigiani e coordinatori. Utilizzare esperienze, senza perdere di vista il concetto che le normative, anche se eseguite con puntigliosa determinatezza, hanno comunque una considerevole causa di rischio,  pare evidente. Ormai è consolidato un certo convincimento orientato alla produzione che può raggiungere elevati gradi d’efficienza: fare bene in termini quantitativi.

L’iniziativa di Bolzano può dimostrare che si può raggiungere un altrettanto elevato grado d’efficacia: fare bene in termini qualitativi e produrre l’effetto desiderato. Quando si tratta del rapporto qualità/quantità, l’attenzione è più sul fattore qualità. Convergere nella pratica attuazione con la dovuta consapevolezza e la giusta considerazione dei tratti salienti che caratterizzano la strategia della qualità, è ormai una necessità. Porre una particolare attenzione al ruolo che il fattore umano riveste all’interno di essa ed evidenziando l’esistenza di analogie e di elementi innovativi rispetto ai contenuti di alcune teorie organizzative, può essere una buona occasione per porre una volta di più la sicurezza al centro della discussione.

Il tema della Prevenzione sta entrando nel patrimonio culturale di sempre più vasti strati della popolazione. Tuttavia, in un mondo nel quale si sente spesso parlare d'onnipotenza tecnologica anche applicata alla prevenzione, sembrano proporsi contraddizioni, come se l'aspetto tecnologico fosse da considerarsi una limitazione allo sviluppo della prevenzione, e quindi da superare con il contributo d'altri ambiti disciplinari non tecnici. L'analisi della letteratura scientifica porta a ritenere la prevenzione non solo giustificata, ma necessaria sia su un piano scientifico sia su quello informativo - formativo. Anche l'analisi delle attività in tema di prevenzione, ha reso evidente la carenza di apporti riguardanti, gli aspetti tecnici gestionali.

L'estesa produzione normativa e le responsabilità che oggi fanno capo ai produttori hanno decisamente migliorato la sicurezza dei prodotti, anche se non possono eliminare la possibilità del reiterarsi di fenomeni dolosi da parte d'imprenditori senza scrupoli.

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.