Istituzioni. La fiducia degli italiani ai sindaci
Enti leggeri. Poco burocratici. E a cui si pagano volentieri le tasse. Questa la percezione della maggior parte degli abitanti del nostro Paese che promuovono le amministrazioni comunali e in particolare chi le guida, ovvero la figura del Sindaco. Il primo cittadino incassa la fiducia del 54% degli intervistati. Seguono a distanza siderale il Presidente della Regione e quello della Provincia che non vanno oltre il 10 e il 7%. In difficoltà anche lo Stato come istituzione, che ottiene valutazioni pesantemente negative in particolare sulla gestione delle risorse.
A dircelo è una ricerca[1] di Swg per l’Anci (l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani). Il 57% degli intervistati afferma che il Comune è l’ente meno burocratico e quello che, per quattro interviste su dieci, utilizza meglio i soldi dei contribuenti. E oltre la metà degli italiani, il 51%, sarebbe disposto a pagare volentieri più tasse al Comune. Un rapporto che funziona e in salute quello dei cittadini con le amministrazioni comunali. Lo stesso discorso non vale, però, per Provincia, Regione e Stato. I dati, se confrontati, parlano chiaro. Solo un intervitato su dieci ritiene (10%) che la Regione e la Provincia gestiscano in modo efficace i soldi dei contribuenti, il 9% per quel che riguarda lo Stato. Questi, inoltre, sono considerati più burocratici e nel giudizio complessivo sono pochi quelli italiani che consegnerebbero più tasse a questi enti.
Il gap di percezione e il deficit di immagine di Stato, Regione e Provincia nel confronto con il Comune emerge con forza se si fa riferimento alla dimensione della tutela e del senso di vicinanza. Il 44% dei cittadini si sente maggiormente tutelato dall’amministrazione comunale rispetto a quella regionale e provinciale, che vengono indicati da appena il 15 e l’8%.
Promosso a pieni voti il Comune, rimandate le Regioni, bocciate Stato e Province. Questo il quadro complessivo che emerge dalla ricerca sulle istituzioni che governano il territorio.
Andrea Altinier
[1] Indagine realizzata su un campione nazionale di 1000 cittadini maggiorenni (su 4598 contatti). Sistema di indagine Cati (sondaggio telefonico) e Cawi (sondaggio on line). Realizzato dal 24 al 29 maggio 2007