Il vecchio dove lo metto?
Fusina durante l’epoca della repubblica di Venezia si chiamava «Lixa Fusina» perché c’era una macchina che serviva a far superare alle barche il dislivello delle acque della laguna e quelle dell’antico fiume Brenta che era stato sbarrato da un argine artificiale di intestatura (la famosa Tajada, completata nel 1939) per evitare gli interramenti della Laguna di Venezia.
Fusina località di delimitazione sud della seconda zona industriale di Porto Marghera, con la presenza di una grande Centrale termoelettrica dell’Enel. Febbraio 1972 si stava costruendo un secondo gruppo 320 MW: caldaia, turbina e alternatore. In una situazione presidiata da formazioni politiche con differenti strategie di antagonismo che coprivano l’arco delle iniziative sociali, a seguito di un gravissimo infortunio sul lavoro, un giovane giornalista: tale Zincone è stato inviato in cantiere dove ha redatto un interessante servizio sulla centrale e su quanto accaduto. A me pare di riconoscere lo stesso giornalista che si dice ormai entrato nella terza età, e che sul quotidiano «il sole 24 ore» scrive adesso un altrettanto interessante articolo di cui riporto alcuni stralci.
…) Nei confronti degli ultrasessantenni, l'uso dell'imperfetto ("chi eri?") è sintomo di maleducazione quasi razzista, ma è, soprattutto, un segnale di profonda ingratitudine, perché questa gente (pensionata o no) è sottoposta a un carico di lavoro mai visto nella storia dell'umanità. Grazie al benedetto invecchiamento della popolazione occidentale, la generazione dei Beatles non può e non deve declinarsi al passato, ma è, al contrario, indispensabile nel presente. Perché, sempre più spesso, deve sostenere economicamente e/o logisticamente i figli precari e, en passant, assistere i genitori e badare ai nipotini. Vi sembra poco? Vi sembra normale relegare nel tempo imperfetto un popolo intero che, per ora, è utile e paziente (gratis) almeno quanto i badanti extracomunitari?
E' vero: da molti decenni, i vecchi non sono più in grado di trasmettere gli arcaici saperi artigianali e/o agricoli. Anzi, devono imparare dai bimbi l'uso degli indispensabili Blackberry (addio, Strawberry fields) e di tutto quel che serve a non sembrare analfabeti. Ma questo, ritengo, non implica che l'assenza di produttività e/o di competenze aggiornate appanni il diritto di abitare in questo mondo, senza essere confinati nelle soffitte dei fantasmi. Gli anziani, come tutti sanno, si aggirano come rimorsi nelle nostre città: sono facili da scippare, da investire con i motorini, da truffare e da raggirare. Sono i testimoni/vittime delle ingiustizie, delle inefficienze, delle estreme cafonerie sociali, delle diffuse mancanze di rispetto che identificano l'individualismo di massa.
Per fortuna, votano anche gli spiegazzati. Quindi ci si ricorda perfino di loro, in campagna elettorale. Si parva licet, ricevo molte letterine affettuose ("Caro Giuliano"), dai diversi candidati, che promettono di migliorare la mia miserabile condizione di pensionato. Grazie, grazie, cari amici. Voterò …