Le lacrime del Presidente Benedetto
Barack, in arabo ( Baruk in Ebraico ) significa *Benedetto... E Benedetto sembra davvero questo Presidente che ha infiammato il cuore di tutto il mondo. E che nel giorno del suo trionfo ha dovuto pagare già dolorosamente tutto ciò con la morte della nonna, uno dei suoi pilastri familiari.
Obama rappresenta il vero punto d'incontro della multirazzialità. Nato alle Hawaii da madre americana ( del Kensas ) e da padre Kenyano ( Kisumu, presso Lago Vittoria ), Obama è cresciuto al Punahou School, ad Honolulu, un campus dove non può esistere razzismo in quanto la multirazzialità è già un dato di fatto. Infatti il neo presidente racconta nella sua autobiografia di essersi accorto di avere la pelle nera solo negli ultimi anni di liceo.
Il suo carisma mi appare contagioso e formidabile, così come il suo discorso di avvio che accenna molto ad uno spirito di servizio, indispensabile in una persona che detiene così tanto potere.
La sua giovinezza rappresenta un'arma bionica fenomenale per l'entusiamo e per la mancanza di ferite personali che essa stessa, già da sola, può comportare e che è il carburante indispensabile per la sua ottima incarnazione del Sogno Americano.
La sua semplicità e il suo credo socialista sono ulteriori cavalli vincenti. L'unico dubbio spiacevole che rimane è che l'allure di mito, che già si sta stratificando sulla sua persona, non è mai stato, per sua propria natura, immune da spaventosi contraccolpi del destino.
Speriamo che riesca ad interagire con gli enormi interessi colonialistici della sua grande terra e che la faccia risorgere dal disprezzo culturale in cui le guerre imperialiste del cow-boy Bush, hanno rigettato gli Usa, la più grande democrazia del pianeta.
* Curioso pensare che esista una profezia famosa di Nostradamus in cui si parla di un Papa nero...ora abbiamo un Benedetto papa ed un Benedetto Presidente nero....