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Internet Economy, il bello viene ora

17/09/2003 5347 lettori
4 minuti

La New Economy è stata un momento storico-economico di grande euforia, in cui il solo essere in Rete era sinonimo di guadagni stellari, cosa che nel breve periodo si rivelò anche vero per molti.
Poi il crollo improvviso di questa speculazione generale fu uno shock: Internet non era quella fonte inesauribile di guadagni, quella rivoluzione dei consumi, quel rovesciamento dell'assetto industriale che tutti credevano di aver scoperto.

Ecco dunque che le attese rispetto a questo medium per molto tempo si sono ridotte drasticamente, probabilmente troppo, specie per quello che riguarda il mondo della comunicazione.
La realtà, in effetti, è semplice: sul Web è veramente difficile fare i soldi, prerogativa questa di pochissimi soggetti economici come gli ISP, e molte attività tradizionali delle imprese, prima fra tutte la distribuzione, non possono essere eluse solo tramite la Rete.

Oggi però qualcosa si muove e questo perché si è capita una cosa semplice ma impensabile ai tempi della New Economy, ossia che, nella maggior parte dei settori economici, con Internet non si produce ricchezza direttamente bensì in modo indiretto.
Mi spiego: l'apporto della Rete alla "Old Economy" non è quello di sconvolgere la produzione, di far chiudere i negozi tradizionali o di creare ricchezza abbandonando i core business tradizionali, più semplicemente Internet permette di fare quello che si faceva prima con una marcia in più, soprattutto grazie alla comunicazione, interna, tra aziende e verso i consumatori.

Non parlo solo di promozione della propria immagine o di pubblicità tradizionale fatta attraverso la Rete, aspetti in ogni caso che mantengono grande rilievo.
Con il Web infatti le aziende moltiplicano, a costi irrisori, le loro possibilità di entrare in contatto con la clientela in modi informali ed efficaci creando relazioni, si pensi alle Comunità Virtuali, con in più la possibilità d'avere riscontri immediati sui risultati.
In un mondo sempre più veloce le informazioni sul mercato, specie di nicchia, e la relazione con il cliente sono i beni più preziosi per vincere la competizione, dunque cosa meglio di una Rete globale e, se ben usata, interattiva per conquistarli?

Inoltre le piattaforme di business to business, in cui le aziende si possono incontrare e scambiare informazioni, prodotti, servizi e relazioni, stanno vivendo una forte spinta da parte di grandi gruppi della comunicazione (HDC), d'associazioni di categoria (Club del Marketing e della Comunicazione), di distretti industriali (es.Calzaturifici della Riviera del Brenta, VE).
Anche noi comunicatori poi, perdonateci la scarsa modestia, siamo entrati in questo trend con Comunitazione.

Naturalmente, altro insegnamento della New Economy, non basta mettersi in linea con un portale uguale agli altri per avere benefici dalla Rete, è necessario infatti saper gestire i linguaggi del mezzo, comprendere i bisogni del target e saper rendere interessante la visione ma, soprattutto, la partecipazione alle possibilità d'interazione offerta.
Infatti si dice sempre che Internet è un mezzo interattivo, questo è vero in potenza ma la realtà e l'esperienza ci insegnano che la maggior parte delle persone non ha molto tempo e tanto meno voglia di impegnarsi in prima persona quando naviga, per questo la partecipazione deve essere accattivante ed insieme utile, per la professione o per piacere personale.
Solo in questo modo le persone si esprimono a pieno, fornendo quelle informazioni e quegli stimoli di cui il mercato ha disperatamente bisogno.

Questo implica che la Rete oggi chiede dei manager che siano esperti pianificatori ma cha abbiano anche competenze e doti di comunicazione, per capire quali linguaggi, in senso ampio e multimediale, siano vincenti nei singoli casi.

Una ricaduta di quest'approccio più serio poi sono anche l'apertura di nuovi mercati ritenuti prima impensabili, come ad esempio quello della musica legale e a pagamento, e il lento ma continuo sviluppo di norme legislative certe anche per l'on-line.

Quindi tenuto conto di questi fattori si può dire che si sta affermando una nuova fase nella vita di Internet, caratterizzata da investimenti più mirati e da maggiore professionalità, con la consapevolezza di avere a che fare con un potentissimo mezzo di comunicazione e relazione a distanza e non con una caotica macchina per fare soldi con imprese virtuali.

Per questo per il business di Internet il bello deve ancora venire.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

 

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.