Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

Farsi pubblicità in Rete con il search-advertising

10/11/2003 5966 lettori
4 minuti




Articolo tratto dal sito Connecting-Managers©

Lo scenario
I motori di ricerca sono da sempre la seconda applicazione di Internet per uso, preceduti solo dalla posta elettronica.
Il loro valore come mezzi di promozione del proprio sito e della propria attività è stato sottovalutato a lungo, a favore delle forme classiche di pubblicità on-line, come i banner e l'e-mailing, oggi invece gli investimenti nel settore cominciano a farsi considerevoli ed il Wall Street Journal prevede che nel 2007 gli attuali 1,9 miliardi di dollari del mercato Usa diventeranno 5 miliardi.

In effetti il cambiamento di prospettiva è forte, si passa da una logica push (messaggio "spinto" verso il target) ad una pull (target "attirato" verso la fonte), cosa che, oltre che efficace, è anche molto meno fastidiosa da vivere per il possibile cliente.

Che cos'è?
In che cosa consistono queste procedure di search advertising?
Possiamo avere un paid listing, un paid inclusion e una search optimization (fonte: Studio "Search Marketing, l'advertising che tira e non spinge", Prof.ssa Mandelli).
Nel primo caso abbiamo piccoli testi con link abbinato che vengono richiamati da certe parole chiave (avrete visto qualche volte i collegamenti sponsorizzati di Google, evidenziati in verde) e compaiono tra i risultati della ricerca.
Il secondo (paid inclusion) invece prevede l'inclusione a pagamento nel data base del motore, senza però stabilire una posizione precisa.
Il terzo mezzo (seach optimization) prevede infine modifiche al proprio sito (testi, parole chiave e altro) per migliorare il proprio posizionamento all'interno dei risultati di una certa ricerca.

Ricordo anche che i motori di ricerca moderni valutano molto quantità e qualità dei link riportati su altri siti, per cui se il nostro sarà citato su pagine web ritenute attendibili e di argomento attinente a quello per cui vogliamo essere trovati guadagneremo posizioni nel rating (di solito gratis).
Anche sul web insomma esistono le PR.

I costi
Per il paid listing si procede per asta per gli spazi, partendo da 5 cents fino ad arrivare anche a 100 dollari a click di un utente sul collegamento sponsorizzato.
Il paid inclusion costa tra i 20 e i 40 dollari a pagina per l' inclusione, oppure i clienti possono scegliere l' opzione "pay-per-click", con prezzi fra 15 cents a 40 cents al click.
Infine per il search optimization i costi variano. In genere è necessario pagare una tariffa di ingresso nel servizio (anche di 7500 dollari), seguita da un abbonamento mensile per gli aggiornamenti (tipicamente intorno ai 100 dollari). E' anche possibile, con costi attorno ai 2000 dollari, richiedere una site analysis (diagnosi del sito) per poi sistemarsi da soli le proprie pagine (fonte: Studio "Search Marketing, l'advertising che tira e non spinge", Prof.ssa Mandelli).

Pro e contro
I Pro sono sicuramente dati dall'efficacia di questi mezzi, che senza disturbare l'utente con pop-up e banner lenti da scaricare lo portano al sito basandosi sui suoi interessi, espressi tramite le parole immesse per la richiesta, in modo tale che mediamente le persone attirate sono motivate alla visione.

I contro non sono tanto nei costi quanto nel problema che ha tenuto per lungo tempo tabù il search advertising: la possibilità di compromettere l'efficacia delle ricerche dei motori.
Come in tutte le cose non bisogna esagerare e occorre limitarsi a parole chiave realmente rilevanti, infatti se i motori trovassero tanti siti sponsorizzati non pertinenti perderebbero lo scopo stesso del loro funzionamento (e non verrebbero più visitati), le società che li gestiscono lo sanno e sanzionano duramente i "furbi", che peraltro rischiano anche un effetto boomerang per l'irritazione degli utenti "sviati".

Insomma, il search advertising è una strada da seguire ma con intelligenza, per evitare che anche questa strategia faccia la fine del e-mailing, annientato nella sua efficacia dallo spamming.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

 

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.