Marketing del vino
Salve a tutti cari lettori,
in questi giorni mi sono documentato ed aggiornato per portare news anche in questa rubrica enogastronomica.
Giorno 8 sono stato invitato a Siena per un seminario sul Vino molto interessante.
Il seminario avrà altre date, il prossimo incontro sarà giorno 15 Maggio, e potrete seguire l’evento in diretta web tramite il sito Vino, Cultura e Comunicazione.
Si è aperto il tema sulla comunicazione del territorio e di come le piccole medie imprese del settore, purtroppo, facciano fatica ad emergere significativamente rispetto al proprio potenziale.
Quello su cui maggiormente si pone luce è:
Come comunicare la qualità? A chi comunicarla?
Attualmente sto leggendo alcuni libri di marketing strategico. Quello che emerge chiaramente dal panorama attuale è che si è passati da un tipo di “Marketing as hunting” ad un ” Reverse Marketing” (cit. Kotler e Sawhney, 1999-2000; il Prezzo in Rete). Per spiegare attraverso una metafora; mentre prima l’azienda era cacciatrice ed il cliente preda, adesso il ruolo si è in qualche modo invertito per il semplice motivo che il paradigma precedente non funziona più.
In questo processo ha avuto un ruolo determinante la diffusione del mezzo internet, che ha permesso un’informazione più trasversale e per certi aspetti più popolare.
Come l’azienda deve re-inventarsi?
Ma soprattutto come può un’azienda che produce mediamente modeste quantità di prodotti competere con il panorama dei “giganti”?
Le parole chiave su cui puntare potrebbero essere:
Qualità-territorialità-nicchie-esperienzialità
Vorrei sottolineare che quando si parla di territorialità non si deve pensare semplicemente al “luogo geografico” e quindi alla località. La territorialità attuale è sempre più glocale. Ed è proprio per il suo essere glocale che la comunicazione del territorio deve necessariamente avvenire su più livelli.
Altri aspetti interessanti legati alla qualità e quindi alla sua comunicazione sono le innovazioni ibride tra tecnologia e cultura Per farvi un esempio pratico trovo molto originale l’etichetta parlante presentata al Vinitaly di quest’anno.
In particolar modo mi soffermerei sulle parole dell’imprenditore Barontini
La filosofia del nostro progetto - conclude Barontini - e’ quella di poter dare al prodotto la possibilita’ di interagire col consumatore, in maniera del tutto emozionale, addirittura con la voce stessa del produttore, che potra’ cosi’ spiegare tutte quelle cose che non potrebbe mai fare con una etichetta tradizionale”. (Dal sito infomessina)
L’esperienzialità di un evento gioca un ruolo fondamentale per il cliente. Sarà secondo me questa una delle leve su cui puntare maggiormente.
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Per chi volesse contattare l’autore di questo articolo:
Daniele Vinci
danielevinc@gmail.com
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