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Mirko Nesurini e il suo Re-Brand.

16/09/2009 26997 lettori
4 minuti

Questa storia inizia dall'ufficio stampa dalle Diesis e da Raffaele Meo, che è stato il contatto mio presso la Diesis group per questo libro. Ottimo lavoro caro Raffaele, davvero ottimo.

Il libro era già stato recensito su comunitazione.it da Gianluigi Zarantonello, ma Raffaele in una telefonata ha insistito: "capisco che sia stato già recensito, ma dacci un parere".

Da un lato era la mia atavica pigrizia che mi impediva di scriverne e di leggerlo, poiché ero preso da tanti altri libri e argomenti che in questo periodo attirano la mia attenzione di più del "re-branding"; dall'altro era il fatto che fosse già stato recensito. Però la richiesta di Raffaele era chiara: dagli uno sguardo... Ho ripreso in mano il libro e ricominciato a leggerlo. Sì perché nella sua telefonata Meo aveva lasciato intendere che non si trattava del solito libro con dati e cifre riprese e rilette su altri libri; no si trattava di una ricerca originale, e fatta da un professionista in gamba: Mirko Nesurini.

Ok, allora vogliamo ricominciare e parlare del libro adesso?

Re-brand: ovvero come risvegliare i brand dormienti... nella prefazione si legge:

il brand revival si può definire "la rinascita o il rilancio di un brand collegato a un prodoto o servizio di un periodo storico anteriore, solitamente ma non sempre, aggiornato agi standard cotemporanei di prestazione, di funzionamento o di gusto"

Da qui la necessità di individuare gli sleeping brand e i ghost brand

sono in stato inattivo.[...] sono presenti nel portafoglio delle aziende e quindi vengono tutelati ma non vengono utilizzati. Con lo stesso termine identifichiamo quei brand che sono stati completamente dimenticati, perciò non appartengono a nessuno. [...] I ghost brand sono situati su una sottile linea tra la vita e il sonno [...].

Quali vantaggi può avere il re-branding e perché mai richiamare dei marchi dormienti o quasi caduti in declino? La risposta ci viene fornita in apertura del libro da Eleonora Cattaneo nella prefazione:

La nostalgia personale avrà come effetto sul consumatore l'evocazione del concetto del sé mentre, quella storica l'evocazione dell'empatia. Quindi, se il fine è associare dei prodotti a un'epoca del passato [...] allora far leva sulla nostalgia personale può far rivivere un'epoca passata percepita come gardevole. Se si intende sfruttare la nostalgia storica, invece è consigliabile associare al brand un'esperienza di consumo emozionale, mediatore efficace alla comparsa dell'empatia. 
[...]
Spesso quando ci si trova di fronte a un'offerta molto ampia e articolata ma percepita come sostanzialmente indifferenziata, l'autenticità diventa il fattore discriminante che permette di scegliere. Collocare i prodotti nel tempo permette di aggiungere alle associazioni positive legate alla nostalgia la caratteristica di autenticità che rassicura il consumatore travolto da molteplici stimoli.

E poi ovviamente cercata, approfondita e studiata dall'autore Nesurini.
Ma pensiamo ai rilanci di Mini, da parte della BMW, o di 500, da parte di fiat.

Ringrazio la Moleskine e la dottoressa Matani per una correzione sulla storia che segue che pubblico volentieri, riprendola dal sito della Moleskine :)

E la storia della Moleskine? Nel suo libro Le vie dei canti Chatwin ci racconta la storia del piccolo taccuino nero: nel 1986, il produttore, un'azienda familiare di Tours, chiude i battenti. "Le vrai moleskine n'est plus", gli avrebbe annunciato teatralmente la proprietaria della cartoleria di Rue de l'Ancienne Comédie dove era solito rifornirsi. Chatwin comprò tutti i taccuini che riuscì a trovare prima di partire per l'Australia, ma non furono abbastanza. Nel 1998 Modo & Modo, un piccola casa editrice milanese sceglie questo nome letterario per rinnovare una straordinaria tradizione.

Ecco cosa è questo re-brand: un romanzo per chi ama i marchi; un racconto storico delle aziende da un altro punto di vista e una ricerca scientifica sul modo di come poter ricollocare dei marchi (o dei prodotti) sul mercato dall'altro.

Il libro si chiudo con una ricerca del 2008, rivolta a percepire le opinioni e le esperienze degli operatori del settore sulla gestione dei brand storici.

Il libro è edito dalla Hoepli e contiene una serie di case histories di marchi più o meno famosi e riporta i risultati di ricerche effettuate a livello nazionale e internazionale presso realtà aziendali molto prestigiose. Ad esempio c'è dentro la storia della rinascita della Fiat; della forza di Bortolo Nardini, Beretta e di Amarelli, per esempio.

Cioè, lo consiglio certamente a tutti gli appassionati di brand, a chi vuole studiare e capire le imprese di successo e i successi delle imprese (non tutte ovviamente, ma quelle che racconta Nesurini sono raccontate davvero molto bene).

 

Re-brand. Come svegliare i brand che dormono
Zoom della copertina
Titolo Re-brand. Come svegliare i brand che dormono
Autore Nesurini Mirko
Prezzo
Sconto 15%
€ 20,40
(Prezzo di copertina € 24,00 Risparmio € 3,60)
Prezzi in altre valute
Dati 2009, XXVIII-180 p.
Editore Hoepli  (collana Marketing e management)
Luca Oliverio
Luca Oliverio

Luca Oliverio è il founder e editor in chief di comunitazione.it, community online nata nel 2002 con l'obiettivo di condividere il sapere e la conoscenza sui temi della strategia di marketing e di comunicazione.

Partner e Head of digital della Cernuto Pizzigoni & Partner.

Studia l'evoluzione sociale dei media e l'evoluzione mediale della società.