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Le 7 fobie dei Marketing Manager sui Social Media

15/02/2010 22922 lettori
4 minuti

Vediamo insieme alcune ipotesi tragicomiche, in ordine di gravità, rielaborate da questo post che ho letto su Socialmediabiz.

  1. Gestione dei commenti e dei feedback negativi: i navigatori hanno tutti gli strumenti per criticare, reclamare, mettere in cattiva luce e distruggere prodotti e marche. Lo possono fare direttamente negli spazi web proprietari, piuttosto che in qualsiasi blog, forum, sito o social media. "Capo, ma questi parlano di noi davero!!!".
  2. Perdita del controllo del brand: a chi appartiene oggi la marca? Ormai c'è un rapporto paritario tra azienda e consumatore; non sono rare le distorsioni reputazionali che a volte si trasformano in perdita di controllo totale. "Capo, è ufficiale: il re è nudo".
  3. Fuga di notizie e divulgazione di segreti aziendali: la facilità e la velocità nel trasmettere informazioni potrebbero rovinare pianificazioni strategiche e tattiche. Basta un dipendente infedele piuttosto che eccessivamente divulgativo per creare danni enormi al business. "Capo, non so come sia possibile ma su Internet ho letto un'anteprima del nostro prodotto top-secret...".
  4. Attacchi diretti della concorrenza e falsi rumors: brand particolarmente aggressivi e privi di scrupoli non hanno certo difficoltà a giocare tutte le proprie carte, comprese quelle false come gli account-fake, pur di aumentare quote di mercato. "Capo, oh my god! Facciamo un comunicato stampa di risposta??? Oppure gli replichiamo con un video su Youtube???"
  5. Scarse competenze e professionalità per affrontare il web 2.0: senza formazione, conoscenze e voglia di provarci sul serio sarà molto difficile ottenere risultati degni di nota o, almeno, decorosi. "Capo, nessuno nasce imparato ma qui sembra di essere alla Corrida dilettanti allo sbaraglio: sarà il caso di farsi aiutare da qualcuno bravo???".
  6. Basse interazioni e basse conversazioni sul brand: un classico. Tutti i social network sono configurati e customizzati in immagine coordinata, il blog aziendale profuma di nuovo, il sito è ottimizzato SEO, avete speso un botto nel SEM ma non succede niente.  Zero pubblico, pochi sostenitori e quei pochi non sono molto attivi, anzi. Perchè? Forse in realtà state facendo un monologo e non un dialogo? O forse perchè non pubblicate  contenuti interessanti e di valore? "Capo, ma non bastava aprire una fan page su Facebook per essere giovani e dinamici; che faccio, opto per una ripassatina veloce al Bignami???".
  7. Mancanza di metriche ufficiali di misurazione: come calcoliamo il ROI? Quali KPI qualitativi e quantitativi scegliamo? Esistono parametri ufficiali e condivisi? "Capo, come giustifichiamo al top management gli investimenti??? Perchè non facciamo finta di niente, magari prima o poi se ne scordano...".

Insomma, in bocca al lupo a tutti i Responsabili Marketing e Comunicazione che hanno letto fin qui il mio articolo e, se posso dare un umile consiglio, osate osate e osate!  

 

Casomai i risultati arriveranno lentamente e si spalmeranno durante la relazione di lungo periodo che il vostro brand instaurerà con le persone. Coraggio e professionalità garantiranno le migliori soddisfazioni.
Doctor Brand
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Marketing & Communications Consultant at Doctor Brand di Jacopo Pasquini