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MARKETING, SOSTANZA... ...E L'ESEMPIO OBAMA

16/02/2010 18368 lettori
5 minuti

MARKETING, SOSTANZA... ...E L'ESEMPIO OBAMA

vincere nel breve periodo e rischiare di perdere nel medio periodo

Se analizziamo gli ultimi trent'anni possiamo verificare come è cambiato l'approccio all'acquisto, e conseguentemente alla vendita nei vari periodi. Fino ai primi anni 90, abbiamo vissuto un periodo durante il quale il prodotto era decisamente predominante e il marketing iniziava a svilupparsi verso una psicologia più studiata. La domada era in continua crescita ad un ritmo superiore all'offerta. Un secondo periodo che possiamo collocare dalla metà degli anni 90 fino ai primi anni del nuovo secolo. Durante questi anni vi è stato un forte avanzamento dell'immagine e della capacità di creare una forte emotività nelle persone. Questo ha portato spesso ad un mercato drogato, un mercato fatto di elementi intangibili che si autoalimentava troppo spesso senza il sostegno di una sostanza adeguata e di pari valore. Questo ha contribuito a falsare il mercato e a creare aspettative non reali. Oggi, a mio parere, entrambi gli elementi dovranno coesistere e sostenersi. Al marketing e alla costruzione dell'immagine più appetibile dovrà far seguito un prodotto e un rapporto qualità-prezzo adeguato. L'esempio di Obama è illuminante: ha costruito una campagna elettorale con un marketing innovativo e molto spinto. Ha saputo creare forti emozioni basate su aspettative molto elevate. Yes, we can: praticamente, io vi risolverò tutti i problemi. Promettere qualcosa che non si può mantenere nella sostanza (una crisi di tale portata non poteva essere risolta in breve tempo e con facilità, soprattutto senza sofferenze) può portare dei benefici, ma nel breve termine, mentre si può rivelare deleterio nel medio periodo. Oggi Obama ha il 27% dei consensi, alcuni dei suoi finanziatori hanno già annunciato che ridurranno di molto il denaro offerto ad Obama e sposteranno le risorse verso il partito repubblicano. Marketing eccezionale, ma la dissonanza con la realtà porta la gente a considerare il presidente molto peggio di quanto sia nei fatti. Questa situazione la stanno vivendo anche molte aziende. Il cambiamento psicologico è stato ed è molto veloce, l'approccio all'acquisto è più misurato e più pensato: esattamente l'opposto di quanto avveniva solo un anno e mezzo fa quando tutti erano disposti a spendere cifre non rispondenti al valore reale dei prodotti. Gli eccessi che devono rientrare verso la normalità. Nicola Mastropietro