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La privacy e la rete ai tempi di Facebook e Google Buzz

02/03/2010 9437 lettori
5 minuti

Il recente lancio di Google Buzz ha scaldato una volta di più il dibattito sulla privacy in rete e le preoccupazioni sulla tutela dei dati personali sui social media.

Non si può negare che il tema sia di grossa attualità ma credo anche che ci siano molti fraintedimenti a tale proposito.

Prima di tutto manca ad oggi la consapevolezza reale, nei giovanissimi ma non solo, che ciò che viene pubblicato in rete acquista una capacità di diffusione che non può essere controllata realmente. Un limite di cui le istituzioni si stanno rendendo conto, visto che pochi giorni fa c’è stato il Safer Internet Day 2010, dedicato proprio alla sensibilizzazione su questo problema.

Credo anche che in tale dibattito sfugga un fatto socio-culturale più profondo, ossia che il desiderio di esporre se stessi in modo totale al pubblico viene da più lontano, visto il successo dei reality show fin da tempi ben antecedenti l’ascesa dei social media. La differenza è solo legata alla facilità di accesso agi strumenti della rete, più democratici ed economici dei media broadcast. Dunque maggiore quantità di persone che si espongono ma identica pulsione di fondo, su cui non mi voglio produrre in analisi che lascio ad altri più competenti.

L’attenzione a cosa si posta è dunque la difesa più efficace per la privacy, inoltre è anche alla base dell’altro grande tema che vorrei sottolineare: la costruzione della propria identità in rete per motivi di crescita personale.

Me ne sono già occupato, il web sta diventando sempre di più fatto di persone che come mai prima nella storia possono valorizzare se stesse davanti ad un pubblico potenzialmente illimitato. Ecco che emerge in tutta la sua importanza il valore della presentazione che ciascuno sa dare di se stesso, con il medesimo criterio e la grande attenzione con cui un bravo marketing manager gestirebbe il proprio prodotto.

E’ il personal branding, nella definizione di Sebastiano Zanolli si tratta di “l’insieme di valori, competenze, visioni, passioni, caratteristiche e ricordi in genere che immediatamente chi ci sta attorno collega alla nostra comparsa fisica o anche solo virtuale”. Non più nickname nei forum o identità parallele su Second Life: qui si mette la faccia, e non in senso metaforico visto che moltissimi siti richiedono obbligatoriamente l’inserimento di un’immagine del profilo.

Dunque oltre all’attenzione a non postare cose sconveniente o pericolose è bene avere la massima coerenza fra l’identità digitale e quella reale, mettere in evidenza i nostri punti di forza negli ambienti dove questi possono essere apprezzati (e non dovunque a caso) e rispettare sempre gli interlocutori che ci troviamo davanti.

In conclusione dunque la rete non è rose e fiori e ci sono rischi reali per la privacy anche per chi è attento a ciò che fa sul web, tuttavia i vantaggi e le opportunità di una corretta presenza sui social media sono, secondo me, largamente superiori ai pericoli. E voi che cosa ne pensate?

Gianluigi Zarantonello via http://internetmanagerblog.com/

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.