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Ritorna Ceres: ritorna l’immaginifico universo targato pbcom

27/04/2010 14145 lettori
4 minuti

Ritorno da protagonista, con una programmazione da protagonista, per , azienda leader nel settore delle birre speciali, on air dal 24 aprile con il , firmato ancora una volta dall’agenzia di comunicazione , partner del Gruppo Moltiplica che segue il Cliente dal 1996: (SKY, MTV, Rai Uno, Canale 5, Italia 1), presenza ai più importanti appuntamenti sportivi della primavera-estate 2010 (Europa League, Formula 1, Moto GP, Serie A e Champions League), e nei circuiti cinema di tutta Italia, con un ambizioso progetto Web in cantiere ed eventi e materiali BTL.Lo spot, in versione 30”, 15” e 10”, vede la birra più protagonista che mai, in una forma del tutto nuova e originale: quella del. Una vera e propria metropolitana di birra che, partendo dal mondo reale, attraversa la silenziosa e placida città illuminandola e trasformandola nel tipico frizzante e animato universo Ceres, illustrato ancora una volta dalla . Tutti i personaggi sono coinvolti in una allegra quanto improbabile coreografia che si conclude in una sorta di . A trascinare l’improbabile corteo luce, colore e, come sempre, musica. Una musica speciale, quella realizzata appositamente per questo spot da , in grado di dare vita ad una sound identity orecchiabile e coinvolgente, con le caratteristiche insomma, di un vero e proprio pezzo musicale.  Anche quest’anno : i creativi di pbcom, guidati dal Direttore Creativo Duri Bardola, hanno ideato uno spot al tempo stesso vintage e d’avanguardia capace di rinnovare celebrando il passato: la conferma dei valori tradizionalmente associati alla brand (stile metropolitano, notte, colore, allegria, musica, animazione) avviene attraverso una sempre ambiziosa e basata sulla cura di ogni dettaglio. Dal girato iniziale con l’inserimento di una metropolitana di birra, girata in pellicola dalla , si passa ad un ambiente 3d (ma dall’effetto assolutamente reale), che si trasforma al passaggio del Tube nel mondo Ceres, realizzato sulla base di scenografie 3d e personaggi 2d ma integrati in modo da mantenere l’effetto volumetrico e prospettico. Un film da vedere e rivedere, nel quale la notevole ricchezza di particolari si riesce ad apprezzare nella sua completezza visione dopo visione, mantenendo sempre viva l’attenzione sul film.Da segnalare anche l’ormai consolidata scelta di Ceres di suggerire, con il suo stile, , soprattutto evitando di mettersi al volante e, in questo caso, suggerendo anche di usare i mezzi pubblici: Take the Tube!