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Quando la musica sposa il sociale: l’impegno di Oxfam contro la povertà

22/12/2010 20:30:00 20701 lettori
4 minuti

Da John Lennon ai Coldplay passando per Annie Lennox. Nel Dna di Oxfam vibra da sempre un’anima musicale, che al ritmo delle note ha permesso di trasformare la lotta contro la povertà in una causa condivisa dal grande pubblico. Sono tanti, infatti, i musicisti di fama internazionale che hanno deciso di sostenere il lavoro di Oxfam. Per questo, Oxfam Italia è diventata partner del Premio Augusto Daolio Città di Sulmona, che si terrà a Sulmona (AQ) il 27 e 28 dicembre: un concorso che da 12 anni accende i riflettori su artisti emergenti provenienti da tutta Italia, unendo la musica all’impegno sociale. Oxfam Italia è parte di una confederazione internazionale formata da 14 organizzazioni di Paesi diversi, che operano con oltre 3mila partner in 99 nazioni per trovare soluzioni durature per sradicare la povertà e l’ingiustizia. Oxfam è la quarta confederazione internazionale nel mondo specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo. Dall’anno della sua fondazione nel 1942 nel Regno Unito, con il nome di Oxford Commitee for Famine Relief (Comitato di Oxford per il Soccorso alla Carestia), Oxfam ha ampliato sempre più il suo raggio di azione fino a diventare un’organizzazione attiva in tutto il mondo.

 

Nella storia di Oxfam la musica ha ricoperto un ruolo chiave per riuscire a comunicare a un vasto pubblico. Nel 1965, la strada di Oxfam si incrocia con la Beatlemania: quando la band di Liverpool è all’apice del successo John Lennon dona un suo disegno a Oxfam perché lo utilizzi sui suoi biglietti di Natale per raccogliere fondi. L’illustrazione, nota col nome di “cocorita grassa”, è tratta dal libro di Lennon A Spaniard in the works”. Nel 2007, l’illustrazione appare di nuovo sui biglietti natalizi d Oxfam con il permesso di Yoko Ono, che commenta così l’iniziativa: “John ha sostenuto Oxfam. Per questo è bello che la sua illustrazione possa continuare ad aiutare Oxfam nel suo importante lavoro”. Nel 1984, i negozi di Oxfam in Gran Bretagna ottengono l’esclusiva per la vendita del singolo “Do they know it’s Christmas” di Band Aid, l’iniziativa benefica delle stelle del pop-rock britannico organizzata da Bob Geldof. Oltremanica, Oxfam non è solo una delle organizzazioni partner del celebre festival musicale di Glastonbury, ma è attiva anche nel mondo degli artisti emergenti. Basti pensare a Oxjam (http://www.oxfam.org.uk/oxjam), kermesse che nel mese di ottobre 2010 si è tenuta in oltre 950 location, coinvolgendo ben 2mila volontari, 6mila band e musicisti per un pubblico complessivo di 135mila persone, permettendo di raccogliere fondi per i progetti nel sud del mondo. Nel nostro paese, Oxfam Italia collabora da anni con volti di primo piano della musica italiana, come Paola Turci, Negrita, Modena City Ramblers e Piero Pelù.

 

Oxfam Italia ha aderito nel 2010 alla confederazione internazionale Oxfam e nasce dall’esperienza di Ucodep, organizzazione non governativa italiana attiva da oltre 30 anni nella lotta contro la povertà. L’obiettivo di Oxfam Italia è dare alle persone il potere di sollevarsi dalla povertà in modo autonomo. Per questo, il suo lavoro è mirato ad aumentare la capacità dei più deboli di esercitare i propri diritti. Oxfam Italia opera in differenti settori con un approccio integrato: campagne di opinione, commercio equo e solidale, salute, istruzione, acqua e accesso al credito, diritti civili, assistenza nei conflitti e nei disastri naturali. Le campagne di opinione di Oxfam Italia puntano alla mobilitazione dei media e del grande pubblico attraverso azioni dimostrative a forte impatto. Ad esempio, la pressione esercitata da Oxfam ha convinto la nota catena internazionale di caffetterie Starbucks a siglare un accordo che garantisce un prezzo equo per i coltivatori di caffè dell’Etiopia, malgrado le resistenze dell’associazione degli industriali americani del caffè. In modo analogo, la campagna di Oxfam “Control Armsha portato l’ONU nel 2006 a lavorare al primo trattato mondiale sul commercio delle armi.

Massimo Giuliano
Massimo Giuliano

Ho collaborato con varie testate cartacee, tra cui Il Tempo e Intercity. La musica è il mio interesse principale: ho recensito cd e concerti per vari siti Internet (NotizieNazionali.net, L'isola che non c'era, Musicalnews.com) mentre oggi sono redattore di IlPescara.it, gruppo editoriale Citynews-Today. Mi sono occupato per anni anche di uffici stampa e comunicazione, collaborando inoltre da esterno con agenzie ed emittenti tv per realizzare servizi ad hoc.