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FISCO-Reti d'Impresa: chiarimenti sulle agevolazioni

14/06/2011 9188 lettori
4 minuti

Incentivare l'effettivo compimento del programma comune di rete da parte delle imprese aderenti al contratto di rete, agevolando gli investimenti, grazie a un regime di sospensione di imposta sugli utili dell'esercizio, al netto delle imposte di competenza, attuato tramite una variazione in diminuzione della base imponibile del reddito di impresa.L'agevolazione opera ai soli fini Irpef ed Ires (non riguarda pertanto l'Irap) e può essere fruita esclusivamente in sede di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo di imposta relativo all'esercizio cui si riferiscono gli utili accantonati senza incidere sul calcolo degli acconti dovuti per il medesimo periodo di riferimento. Gli utili d'esercizio accantonati ad apposita riserva e destinati al fondo patrimoniale comune devono esser vincolati alla realizzazione degli investimenti previsti dal programma comune di rete.

Il regime di agevolazioni per le reti d'impresa, consistente nella detassazione di una quota dell'utile di esercizio, è previsto dallìarticolo 42, comma 2-quater del D.L. 78/2010. Il contratto di rete fra imprese, introdotto dal d.l. 5/2009 e modificato dal d.l. 8/2010, è nato per promuovere l'aggregazione fra piccole e medie imprese al fine di svilupparne i processi innovativi e di sviluppo tecnologico, nella convinzione che, marciando unite, esse possano vincere le sfide presenti sui mercati internazionali. Tale istituto sta riscuotendo particolare successo fra le aziende, e ora, grazie a una recente circolare della Agenzia per le entrate (la 15/E del 14 aprile 2011)- che ha riportato anche alcuni esempi di investimenti che possono considerarsi ammissibili tra i quali l'acquisto o l'utilizzo di beni (strumentali e non) e di servizi o costi per il personale - potrà beneficiare di alcune agevolazioni fiscali particolarmente interessanti: gli utili destinati ai progetti di rete non concorreranno infatti a formare il reddito da impresa, fino ad un tetto massimo di un milione di euro per azienda.

Resta ferma la necessità di dimostrare con adeguata documentazione amministrativa e contabile che i predetti costi siano stati sostenuti per realizzazione degli investimenti previsti dal programma comune di rete. Gli investimenti previsti dal programma devono essere realizzati entro l'esercizio successivo a quello in cu viene deliberato l'accantonamento de gli utili dell'esercizio. Il comma 2-quater dell'articolo 4. del decreto legge n. 5 del 10 febbraio» 2009 prevede che gli utili accantonati ad apposita riserva per la realizzazione degli investimenti previsti da programma comune di rete concorrono alla formazione del reddito nell'esercizio in cui la riserva è utilizzata per scopi diversi dalla copertura di perdite di esercizio ovvero in cui viene meno l'adesione al contratto di rete. L'Agenzia della entrate ha precisato che una volta completato il programma di rete, non può più verificarsi l'evento interruttivo costituiti dal venir meno dell'adesione al contratto di rete e, quindi, il regime di sospensione di imposta permane fino all'esercizio in cui la riserva appositamente formata è utilizzata per scopi diversi dalla copertura di perdite di esercizio.

L'utilizzo della riserva per la copertura di perdite d'esercizio è la sola ipotesi cui non consegue il concorso al reddito della parte utilizzata. Si precisa che la norma non prevede alcun obbligo di ricostituzione della riserva precedentemente utilizzata per la copertura di perdite d'esercizio. Inoltre, l'interruzione del'regime di sospensione d'imposta si verifica al venir meno dell'adesione al contratto di rete. Tuttavia considerato che la norma intende agevolare il completamento lei programma comune di rete solo in mancanza di tale completamento si verifica il venir meno del regime di sospensione di imposta. Beneficiarie sono le imprese che sottoscrivono o aderiscono a un contratto di rete indipendentemente dalla forma giuridica. Sono infatti ammesse sia le imprese residenti sia le stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di imprese non residenti. Leditte e le società che utilizzano la contabilità semplificata sono tenute ad integrare le scritture contabili al fine di evidenziare la destinazione a riserva dell'utile d'esercizio e le vicende della riserva stessa.

Per accedere all'agevolazione, le imprese aderenti a un contratto di rete devono accantonare ad apposita riserva una quota degli utili di esercizio destinandoli al fondo patrimoniale comune, o al patrimonio destinato all'affare, per realizzare gli investimentii previsti dal programma comune di rete preventivamente approvato dagli organismi abilitati. Con la circolare numero 15 del 14 aprile 2011, l'Agenzia delle entrate ha precisato che ai fini dell'agevolazione fiscale il presupposto della destinazione di una quota degli utili al fondo patrimoniale si intende soddisfatto nei limiti dell'accantonamento della stessa quota di utile in un'apposita riserva, denominata con riferimento alla legge istitutiva dell'agevolazione in esame e distinta dalle altre eventuali serve presenti nel patrimonio netto. In merito alla formazione e alla movimentazione della specifica riserva devono essere fornite adeguate informazioni nella nota integrativa. L'agevolazione si applica agli utili d'esercizio accantonati ad apposita riserva a partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2010 e fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2012. L'importo agevolabile non può eccedere il limite di 1 milione di euro.

Per fruire dell'agevolazione fiscale il programma di rete deve essere preventivamente asseverato da parte di organismi abilitati.Il decreto del Ministro dell'Economia e delle finanze del 25 febbraio 2011 ha individuato tali soggetti negli organismi espressi dalle Confederazioni di rappresentanza datoriale rappresentative a livello nazionale presenti nel Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro ai sensi della legge 30 dicembre 1986, n. 836, espressioni di interessi generali di una pluralità di categorie e tenitori (articolo 3, comma 1). Tali Confederazioni di rappresentanza datoriale devono presentare all'Agenzia delle Entrate la comunicazione contenente l'elenco e i dati degli organismi, espressione delle Confederazioni stesse, abilitati a rilasciare l'asseverazione (si veda in merito il provvedimento del 14 aprile 2011 prot. n. 2011/34839). Non appena l'Agenzia riceverà tali comunicazioni procederà a pubblicare sul proprio sito internet l'elenco dei soggetti abilitati: l'asseverazione deve essere attestata entro 30 giorni dalla richiesta di rilascio e successivamente gli organismi abilitati sono tenuti a comunicare l'avvenuta asseverazione all'Agenzia delle entrate, trasmettendo i dati relativi alle imprese aderenti alla rete (si veda in merito il provvedimento del 14 aprile 2011 prot. n. 2011/54949).

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.