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Le opportunità del nuovo lusso

22/04/2004 10899 lettori
4 minuti



Articolo tratto dal sito Connecting-Managers©

Se si consulta un vocabolario alla voce 'lusso' si trova scritto 'ogni cosa che costa molto in proporzione all'utilità, ai bisogni che soddisfa o alle possibilità economiche di chi la considera; ogni cosa che non sia necessaria' e ancora 'sfoggio di ricchezze, di abbondanza'.
Quest'idea tradizionale del lusso si lega ad un consumatore facoltoso ed elitario, che fa uso di beni di altissimo costo per dimostrare il proprio status.

Molte cose però sono cambiate nel consumo moderno: i consumatori infatti dispongono di sempre maggiori informazioni sui prodotti (Kotler, 2003), sono più attenti e valutano con competenza crescente il rapporto qualità prezzo dei beni (Grandinetti, 2002), ricercano delle emozioni ma non sono interessati all'ostentazione e sono più egoriferiti (Fabris, 1995).
Da questo scenario emerge una possibilità di fare business molto interessante, legata a quello che due autori, Silverstein e Fiske (2003), definiscono il 'nuovo lusso', verso cui si vanno muovendo sempre più i consumatori middle class americani.

Parliamo di beni non necessariamente super costosi, che però riescono a spuntare un premium price anche molto superiore a quello della concorrenza, grazie a un mix di qualità ed emozioni che suscitano nel consumatore.
Tra gli esempi che si possono citare la Vodka Belvedere (28 $ a bottiglia contro 16 della Absolut), l'intimo Victoria Secret e persino una lavastoviglie Whirpool (2000 $ contro una media di categoria di 600).

Come si può vedere dai prodotti portati ad esempio dunque il nuovo lusso può riguardare davvero le categorie merceologiche più varie e anche imprevedibili.
In comune questi beni, oltre al prezzo premium, hanno alcune caratteristiche.
In primo luogo suscitano un coinvolgimento emotivo nel consumatore, indipendentemente da costo e settore merceologico.
L'emozione però non basta, dato che la qualità deve essere alta, ci deve essere un design e/o una tecnologia innovativa e distintiva e questi elementi devono produrre un reale beneficio di tipo funzionale per il consumatore.

Di conseguenza per rendere un prodotto un 'new luxury good' occorre un bilanciamento fra una buona strategia di marketing e di comunicazione e una componente innovativa nella tecnologia o nel design, due elementi che possono essere alla portata delle aziende italiane, anche di medio- piccole dimensioni.
Questo tipo di beni per di più si caratterizzano per avere alti volumi di vendita a fronte di prezzi ugualmente elevati, una situazione che viola in qualche modo le più basilari leggi della domanda e dell'offerta e che può costituire una strategia per fronteggiare la concorrenza low cost che viene da Oriente.

Naturalmente questo non significa che i consumatori moderni siano impazziti, spesso infatti essi si concentrano su di un solo bene che suscita in loro emozione, mentre mantengono il loro normale comportamento per tutte le altre categorie merceologiche.
Tuttavia si capisce che per un produttore di un certo tipo di beni trovarsi ad essere un esponente del nuovo lusso nel proprio settore può essere davvero redditizio, anche perché quasi nessun campo del b2c sembra davvero essere escluso a priori dal fenomeno.

Bibliografia essenziale
FABRIS G. (1995), Consumatore & Mercato, Sperling&Kupfer, Milano
GRANDINETTI R. (2002), Concetti e Strumenti di Marketing, Etas, Milano
KOTLER P. (2003), Marketing Management, eleventh edition, Prentice Hall, Upper Saddle River
SILVERSTEIN M., FISKE N. (2003), Trading Up: The New American Luxury, Portfolio
ZARANTONELLO G. (2004), La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria, Tesi di laurea, consultabile su http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=9596

ZARANTONELLO G. (2004), 'Il nuovo lusso tra globale e locale', Sviluppo&Organizzazione, n. 204, Luglio/Agosto 2004

GIANLUIGI ZARANTONELLO

 

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.