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CRISI-Imprese: colpite le più piccole e l'indotto

17/11/2011 8797 lettori
5 minuti
La crisi sta colpendo di più le imprese più piccole e l'indotto: in uno scenario difficile, che pure vede la soluzione positiva di molte delle criticità emerse negli ultimi mesi, si assisterà a una ulteriore divaricazione dei risultati tra le imprese italiane. E' emerso dal Rapporto sui settori industriali realizzato da Prometeia e Intesa Sanpaolo. "L'analisi dei bilanci al 2010 - si legge nel rapporto - conferma infatti come, anche negli ultimi difficili anni, un nucleo forte d'imprese abbia mantenuto condizioni di redditività più che soddisfacenti: circa il 42% delle aziende manifatturiere con Roi* superiore al 12% nel 2007 si è confermato nella medesima classe di reddito anche nel 2010. La quota delle aziende che ha attraversato la crisi confermandosi in grado di generare elevati livelli di redditività aumenta al crescere della classe dimensionale e tocca il 55% per le imprese con valore della produzione fra 50 e 1000 milioni di euro''.
L'analisi dei bilanci 2010 - si legge - mostra come la crisi ha lasciato strascichi importanti: sono soprattutto le piccole imprese, e in particolare gli operatori attivi nella fase di subfornitura e maggiormente focalizzati sul mercato interno, a mostrarsi in difficoltà, sia sul fronte della crescita che della redditività. Nel 2010, infatti, il 28% delle piccole imprese evidenziava ancora risultati in perdita. In presenza di una decelerazione del ritmo di crescita dell'attività produttiva, il ridotto potere di mercato di questi soggetti difficilmente potrà consentire un diffuso miglioramento dei loro margini, mantenendo ampia l'area di difficoltà all'interno di questa classe. Nel prossimo futuro per molte imprese - in particolare per le piccole e piccolissime realtà - sarà difficile ritrovare gli equilibri economici e finanziari già messi a dura prova nell'ultimo biennio. Con ogni probabilità, si intensificherà il processo di selezione con uscita dal mercato di alcune aziende produttive e conseguente riduzione della base produttiva.
Nel biennio 2012-13, oltre alla farmaceutica, saranno i produttori di beni d'investimento - meccanica, elettrotecnica e prodotti in metallo - a mostrare le migliori prospettive di crescita, si legge ancora nel Rapporto. Pur penalizzati dall'indebolimento comunque atteso nella spesa per investimenti, i livelli di attività di questi settori aumenteranno a ritmi medi annui compresi fra il 2,6% della meccanica e lo 0,8% dei prodotti in metallo. Rispetto allo scenario formulato prima dell'estate, le previsioni sono state riviste significativamente al ribasso per i settori produttori di beni di consumo durevole: mobili, elettrodomestici e autoveicoli e moto. L'alimentare invece, pur scontando la tendenza delle famiglie a contenere gli sprechi emersa nella fase di crisi acuta del 2009, è previsto mantenere un'evoluzione positiva, sia pure contenuta.
Il mutato scenario si rifletterà anche sulle filiere a monte: intermedi chimici, altri intermedi e metallurgia, che è previsto crescere nel prossimo biennio, beneficiando della crescita di importanti settori acquirenti - meccanica, prodotti in metallo, elettrotecnica - e di una buona proiezione internazionale. Le difficoltà del mondo delle costruzioni continueranno a pesare sui restanti produttori di beni intermedi (come il legno e una parte della filiera chimica), dove solo i comparti più orientati all'export potranno mostrarsi in crescita.
A questo scenario si somma la diminuzione dei consumi delle famiglie che, nel 2013, avranno valori pro-capite inferiori rispetto a quelli del 1999. Le decisioni di investimento saranno bloccate dal clima di incertezza e da condizioni più difficili sul versante del credito: gli investimenti saranno sostenuti solo dall'esigenza del sistema produttivo di aumentare la propria efficienza e dalla prosecuzione dei piani di miglioramento infrastrutturale nei settori a rete (trasporto, energia, comunicazioni).
Soltanto la capacità di espandere le esportazioni, previste aumentare a un tasso medio annuo intorno al 4,5% a prezzi costanti, potrà consentire al manifatturiero italiano - si legge ancora - di limitare le perdite. In presenza di un rallentamento dell'area europea, cui è tuttora destinato il 43% del nostro fatturato estero, la previsione implica un rafforzamento competitivo del tessuto manifatturiero che, dati i buoni risultati conseguiti sui mercati esteri negli ultimi anni, appare comunque alla portata delle imprese italiane.
* Roi (Return On Investment) è uno degli indici di valutazione maggiormente usato nella pratica contabile delle aziende: misura la redditività del capitale complessivamente investito nell’impresa, tenendo in considerazione sia il capitale portato a titolo di rischio sia quello sottoforma di debito in prestito.
Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.