Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

Scialla: la parola del mese di Dicembre

09/02/2012 07:00:00 9211 lettori
5 minuti

Nell’autunno del 2011, registi Enrico Lando e Francesco Bruni, sono approdati alle sale cinematografiche italiane due film leggibili l’un contro l’altro, perché rivelatori di opposte tendenze. I soliti idioti, se pensiamo all’età degli appassionati che dal 2009 seguono (su MTV) la sitcom ispiratrice, ci farebbe pensare a giovani e giovanissimi della peggior specie: cinici, sguaiati, campioni d’illegalità; vorrebbe fare il verso ai Soliti ignoti, ma fa rimpiangere anche i più brutti tra i film della nostra commedia all’italiana: il risultato è pietoso, e la comicità ripete quella insultante, per quanto edulcorata e addomesticata, di Checco Zalone. Scialla!, se guardiamo ai comportamenti e agli atti del quindicenne protagonista, al suo giovanil-romanesco verace e disarmante, ci fa entrare magicamente in contatto con gli adolescenti che tutti vorremmo: teneri e spontanei.


Luca è un ragazzo difficile, superficiale e svogliato, ma è buono come un pezzo di pane: apostrofa un amico e coetaneo senegalese con un irriverente negro, e quando parla degli omosessuali li chiama froci, eppure trascina a tal punto la simpatia irradiata dalle sue parole, è talmente forte la solidarietà emotiva con l’“offeso”, da strappare allo spettatore un sorriso partecipe, al limite della complicità. E ci piace ancor più, Luca, quando a scuola, nei suoi frequenti stazionamenti fuori dell’aula, si trova a parlare con un bidello a cui si rivolge così malgrado l’interlocutore, paternamente e senza crederci davvero, gli mostri il cartellino che reca scritto operatore scolastico.