Mostra Spot- Five Minutes of Advirtising
Per tutto il mese di marzo sarà possibile visitare gratuitamente la mostra curata dall'artista italo-venezuelana Flavia D'Alessandro dal titolo "Spot-Five Minutes of Advertising", tenuta presso le Officine Culturali di Bitonto. La mostra mette in evidenza il cammino che ha visto il connubio molto interessante tra arte e pubblicità. Una prima sezione descrive attraverso otto scatti il tema della pubblicità occulta e del corpo inteso come portatore di messaggi. La seconda sezione è costituita da 14 dipinti su tela e in rilievo. Il percorso della mostra si conclude con l'esposizione di tappi di bottiglia riciclati e incollati sulla tela.
L'obiettivo dell'evento è quello di far riflettere i visitatori sul ruolo che ormai da tempo l'artista ha nel mondo della pubblicità e di come i due settori diano vita ad una contaminazione reciproca. Da un lato ci sono gli artisti, anche molto importanti, che usano direttamente l'oggetto del consumo pubblicitario per farne un opera d'arte, come per esempio il lavoro fatto dal designer e scultore indiano Kapoor con Illy Caffè con la realizzazione di "tazzine d'artista" che magari hanno fatto conoscere l'artista ad un pubblico più vasto di quello a cui aveva accesso prima di questa collaborazione.
Dall'altro canto sempre più spesso i grandi brand, per promuovere la qualità e unicità dei propri prodotti, utilizzano l'immagine dei capolavori storici per convincere il pubblico fruitore del loro messaggio, come per esempio la pubblicità della Ferrarelle che ha utilizzato la Gioconda di Leonardo da Vinci con il famoso slogan Liscia (dove la Gioconda appariva con i capelli stirati) Gassata (con la Gioconda con i capelli ricci) o Ferrarelle? (con la Gioconda finalmente al naturale).
L'esistenza di un rapporto molto stretto tra arte e pubblicità è indiscutibile. Ci sono pubblicità che sono entrate a far parte della sfera artistica al punto che alcune di esse sono state esposte in musei tra i quali il Louvre, che ospita una collezione di manifesti stampati presi dalla campagna "Esselunga" e prodotti dalla famosa agenzia di Armando Testa.
Quindi la pubblicità è una forma d'arte? Forse si. Sicuramente deriva da essa, anche se diverse sono le finalità che si propone. Mentre l'arte si focalizza sull'espressione ed enfatizzazione di un concetto facendo prevalere il ruolo dell'artista e la centralità dell'opera, nella pubblicità prevale il ruolo attivo del fruitore del messaggio perchè la finalità è quella di vendere ciò che si propone.
Per non offendere gli artisti potremmo dire che la pubblicità è una forma minoritaria d'arte, che segue il tempo che vive, che si aggiorna ai media che cambiano e che cerca di essere sempre al passo con i tempi.